Decreto Cura Italia: le indennità e i bonus accessibili con SPID

Dalle indennità per i lavoratori autonomi al bonus baby sitting: i cittadini possono accedere alle misure di sostegno al reddito erogate dall’Inps anche attraverso il Sistema Pubblico d’Identità Digitale. Lo ricorda AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale.

SPID è la chiave per accedere a numerose misure di sostegno al reddito previste dal Decreto Cura Italia (decreto-legge 17 marzo 2020, n.18) in favore dei lavoratori e delle famiglie, a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Per fruire di queste indennità sarà possibile fare domanda sul sito dell’INPS anche con la propria identità digitale, oltre che con carta d’identità elettronica, carta dei servizi, PIN semplificato.

L’INPS ha reso noto che i moduli per la compilazione delle domande saranno online a partire da oggi 1° aprile.

Tra le misure accessibili tramite SPID:

Le indennità Covid-19 per i lavoratori autonomi, parasubordinati e subordonati:

Le indennità hanno un importo pari a 600 euro e sono indirizzate, per il mese di marzo, ai lavoratori le cui attività risentono dell’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19.

Non sono soggette ad imposizione fiscale, non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza.

Sono destinate in particolare a:

– liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi;

– lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria;

– lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;

– lavoratori agricoli;

– lavoratori dello spettacolo.

Bonus baby-sitting:

Il bonus è stato previsto in conseguenza della sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole a causa dell’emergenza Covid-19.

È una misura che si rivolge alle famiglie con figli di età non superiore ai 12 anni.

Possono beneficiare del bonus:

– i dipendenti privati, iscritti alla Gestione Separata e lavoratori autonomi nel limite massimo di 600 euro, in alternativa al congedo parentale;

– i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, per un importo fino a 1000 euro.