La “questione cattolica” si accende dopo che la cenere del variegato mondo dell’associazionismo l’ha tenuta viva, alimentando la fiamma del dibattito sul partito dei cattolici. Ne abbiamo già scritto esprimendo un giudizio negativo con il supporto delle parole di Papa Francesco. Se ho ben capito, è nata comunque questa nuova formazione politica che vede il manifesto di Zamagni dare una copertura “ideologica” con l’elenco dei punti programmatici. Rispetto profondo per la tenacia e l’impegno.

All’indomani di questo avvenimento, per la verità passato abbastanza silenziosamente, papa Francesco “supera” a destra, a sinistra, al centro, tutti. Fa due cose che dovrebbero indicare in modo sufficientemente chiaro la direzione. Firma sulla tomba di san Francesco l’enciclica “Fratelli tutti” e qualche giorno dopo nel documentario, realizzato dal regista russo Evgeny Afineevsky, parla degli omosessuali e dice: “Gli omosessuali hanno diritto a essere parte della famiglia. Sono figli di Dio e hanno il diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere respinto, o emarginato a causa di questo. Quello che dobbiamo fare è una legge per le unioni civili. Hanno il diritto di essere coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”.

E, nonostante mons. Forte, intervistato su questo, ha tentato un innacquamento alleggeritore, la forza dirompente di queste parole è facilmente comprensibile. Questi due fatti, l’enciclica e le parole sugli omosessuali, uniti al pugno di ferro nel governo degli affari economici e del pericolo di corruzione nella Chiesa, fanno di questo pontefice un vero rivoluzionario che traccia il solco per il “seme” che in politica è “il martirio – secondo le parole dello stesso Pontefice – quotidiano di cercare il bene comune senza lasciarti corrompere”.

Altro che fondare partitini dei cattolici dello “zero virgola” per uno strapuntino identitario che perde di vista il bene comune, perché divisivo, mentre il programma dovrebbe tendere a realizzare un mondo di “fratelli”. Fratelli tutti e giù a lievitare e insaporire la pasta della politica che ne ha profondo e urgente bisogno.