Sembra impossibile invece, grazie ad una particolare iniziativa che sta prendendo piede poco a poco, tutto questo può divenire realtà. Il progetto Case a 1 euro è partito da alcuni comuni italiani, con l’intento di contrastare l’abbandono da parte della popolazione e far rivivere le aree in difficoltà.

Però ci sono alcuni vincoli.

Infati gli immobili vengono ceduti in donazione ai Comuni che tramite procedura pubblica vendono alla cifra simbolica di 1 euro. In altri casi sono le amministrazioni comunali che si fanno garanti per i proprietari di tali immobili. Naturalmente ci sono degli impegni che chi acquista con progetto Case a 1 Euro, che deve garantire:

  • Prevedere un progetto di ristrutturazione e rivalutazione della stessa entro 365 giorni dall’acquisto.
  • Sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento.
  • Due mesi di tempo per far partire i lavori nel momento in cui si hanno tutti i permessi.
  • A garanzia della sicurezza dell’acquisto da parte del compratore il Comune chiede di stipulare una polizza fideiussoria di 5mila euro della durata di tre anni cha a scadenza viene poi rimborsata.

Sono molti i comuni che hanno aderito al progetto avviato quattro anni fa tra questi ricordiamo:

TARANTO, Puglia. Nell’area della Città vecchia, chimata Isola perché collegata alla terraferma con due ponti, si può comprare casa a 1€. La città pugliese punta in questo modo a recuperare una zona abbandonata.

SALEMI, Sicilia. Il primo paese a lanciare questa iniziativa è stato Salemi, comune in provincia di Trapani di 10mila abitanti. L’idea innovativa fu ben accolta ma la condizione degli stabili fece fallire il progetto.

ZUNGOLI, Campania. Situata su un piccolo colle, è  circondato da tre monti diversi – Molara, Monticelli e Toppo dell’Anno – e l’antico tratturo Pescasseroli-Candela attraversa il paese. È stato il primo borgo dell’Irpinia a ricevere la bandiera arancione del Touring Club Italiano.

CARREGA LIGURE, Piemonte. In provincia di Alessandria si trova questo comune della Val Borbera di soli 85 abitanti. Il progetto Casa ad 1 euro era nato per fermare l’abbandono delle minuscole frazioni, ma è stato ostacolato dalla burocrazia.

PATRICA, Lazio. Paesino a pochi chilometri da Frosinone, ha aderito al progetto Case a 1 euro nel 2019. Attualmente sono stati censiti 38 immobili in stato di abbandono che il Comune ha deciso di recuperare e valorizzare.

VERGEMOLI, Toscana. Insieme a Fabbriche di Vallicoli si trova in Garfagnana. Il territorio in provincia di Lucca, nel 2021 sarà interessato da un investimento intorno ai 4 milioni di euro grazie a circa 40 cantieri che verranno aperti dagli acquirenti degli immobili dei due borghi fantasma aderenti al progetto Case a 1 euro.

OLLOLAI, Sardegna. Anche il comune di poco più di mille abitanti in provincia di Nuoro ha l’obiettivo di restaurare, ristrutturare e riutilizzare il patrimonio edilizio per ripopolare le abitazioni abbandonate.

SAMBUCA, Sicilia. Dopo il successo del primo bando Case a 1 euro il comune in Provincia di Trapani eletto nel 2016 “Borgo dei Borghi”, lancia un nuovo bando intitolato Case a 2 euro. Il Municipio di Sambuca metterà il vendita circa 15 o 16 case di proprietà del comune col metodo dell’asta, il prezzo di partenza sarà 2 euro.

LECCE NEI MARSI, Abruzzo. Il piccolo paese si trova nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Abitato da circa 1700 abitanti nella provincia dell’Aquila, ha accettato la donazione di privati di vari immobili vecchie case, a volte diroccate e senza più mercato. Al momento non ci sono notizie di immobili disponibili.

CANTIANO, Marche. Un piccolo paese di origini medievali, inserito in un contesto naturalistico e paesaggistico di grande bellezza, alle pendici del Monte Catria riconosciuto dal Touring Club Italiano con la Bandiera Arancione, ha aderito al progetto per recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente