Enti locali: in calo il personale, aumentano i pensionamenti

Curato dal dipartimento per gli Affari interni e territoriali, direzione centrale per le Autonomie, è on line il Censimento generale 2019 sul personale degli enti locali

Curato dal dipartimento per gli Affari interni e territoriali, direzione centrale per le Autonomie, è on line il Censimento generale 2019 sul personale degli enti localiredatto e pubblicato annualmente con il contributo della direzione centrale per i Servizi elettorali.

L’ultima edizione del censimento fotografa la situazione sul piano dell’occupazione al 31 dicembre 2019 mettendo in luce i profili di maggior interesse relativi alle dinamiche del personale che, per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, risulta in calo del 3% rispetto all’anno di rilevazione precedente. Il tutto in un quadro che, per il 2019, registra una media nazionale dell’incidenza della spesa per il personale in rapporto alle spese correnti pari al 30,5% (28,8% nel 2018).

Risulta in calo il personale a tempo determinato (-9,5%) mentre è in aumento quello con contratti di somministrazione (33%).

In diminuzione del 16% nel 2019 anche il numero dei dirigenti in servizio presso gli enti locali. Aumentano invece i pensionamenti dovuti alla “quota 100” (+24%): hanno riguardato 23.618 dipendenti, 15.496 di quali ha presentato domanda di dimissioni volontarie prima del raggiungimento dei limiti di età.

Il censimento affronta materie complesse come quelle dei vincoli di assunzione e i criteri di quantificazione del budget per l’assunzione di personale a disposizione degli enti locali, la maggior parte dei quali anche nel 2019 ha dichiarato di aver rispettato l’equilibrio di bilancio.

Proprio per facilitare la lettura dei dati, la prima parte del censimento è dedicata a un’analisi della normativa in vigore nell’anno di riferimento che regola il rapporto di lavoro del personale degli enti locali, comprese le disposizioni sugli enti in condizioni di dissesto, riequilibrio finanziario pluriennale e strutturalmente deficitari.

Il censimento generale, previsto dall’articolo 95 del Testo unico degli enti locali, riguarda anche la formazione, i titoli di studio e le modalità di gestione dei servizi, che in oltre il 60% dei casi risulta in economia diretta, dato in diminuzione rispetto al 66% della rilevazione 2018.