La rete unica in Italia (AccessCo) sarà realtà entro il primo trimestre del prossimo anno grazie alle delibere dei Consigli di amministrazione straordinari di Tim e Cassa depositi e prestiti.

Un passo in avanti cruciale verso un’infrastruttura unica grazie al via libera, da parte del Cda di Tim, alla costituzione di Fibercop, la newco in cui verranno conferite la rete secondaria di Tim e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber (joint venture partecipata da Tim e Fastweb), e alla lettera d’intenti tra Tim e Cdp Equity per AccessCo, il progetto di rete unica nazionale che nascerà dalla fusione tra Fibercop e Open Fiber.

Un punto importante dell’intesa riguardante AccessCo riguarda le tempistiche: il timore di un processo lungo e farraginoso è stato scongiurato dal Cda di Tim, che ha garantito che le procedure di due diligence relative a Fibercop e Open Fiber (che saranno affidate a soggetti terzi per definire i valori degli asset destinati a confluire in AccessCo e le relative quote di partecipazione della società) sono attese “entro la fine dell’anno nell’ottica di raggiungere un eventuale accordo di fusione non oltre il primo trimestre del 2021”, mentre la chiusura dell’operazione sarà condizionata dal rilascio delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti.

Nel dettaglio, l’intesa prevede che Tim deterrà almeno il 50,1 per cento di AccessCo, e che l’indipendenza e la terzietà della società vengano garantite attraverso un meccanismo di governance condivisa con Cdp Equity.

Altro aspetto significativo dell’intesa riguarda l’apertura della rete unica anche ad operatori terzi, con l’obiettivo di completare rapidamente i piani di copertura in fibra delle aree grigie e nere del Paese e accelerare al massimo l’adozione di servizi di banda ultralarga.

Per quanto riguarda Fibercop, il controllo della società sarà spartito tra Tim, Kkr Infrastructure e Fastweb con quote pari rispettivamente a 58, 37,5 e 4,5 punti percentuali. La newco offrirà servizi di accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato, e farà leva sull’infrastruttura in fibra già posata da FlashFiber.

Tim sarà il fornitore esclusivo per la costruzione e manutenzione delle reti, fornendo al contempo ulteriori servizi a Fibercop che avrà una struttura snella, con meno di 100 dipendenti.