Foro di Cesare: si avvia lo scavo

Le attività, finanziate con un milione e 500mila euro, donati dall’Accademia di Danimarca grazie alla Fondazione Carlsberg di Copenhagen, hanno una durata di tre anni, eventualmente rinnovabile.

Con l’allestimento del cantiere si avviano le attività preparatorie alla realizzazione del progetto di scavo del Foro di Cesare. Le indagini preliminari prevedono la pulizia dell’area recintata, delimitata da via dei Fori Imperiali, dall’ex via Bonella, dall’ex via Cremona e dall’attuale belvedere sul Foro di Cesare, con la messa in luce degli strati di interro moderno.

Le attività, finanziate con un milione e 500mila euro, donati dall’Accademia di Danimarca grazie alla Fondazione Carlsberg di Copenhagen, hanno una durata di tre anni, eventualmente rinnovabile.

Grazie al significativo apporto danese, al termine dello scavo sarà possibile apprezzare nella sua interezza il primo dei cinque Fori di età imperiale. Le parti già visibili – i lati occidentale e meridionale, occupati dai portici, e un ampio tratto di quello corto settentrionale, al cui centro rimangono i resti del Tempio di Venere Genitrice con le tre colonne della perìstasi rimontate nel 1933 – saranno integrate dal fianco oggi invisibile del tempio e dall’intero portico orientale della piazza, attualmente sepolto sotto la sede stradale di via dei Fori Imperiali e sotto i marciapiedi e le aiole che la fiancheggiano, nascondendo le connessioni e i passaggi verso gli altri due Fori contigui, quelli di Augusto e di Traiano.