Germania e la riforma del diritto dell’immigrazione

La nuova legge sull'immigrazione di manodopera qualificata prevede “l'abbassamento delle barriere per l'ingresso in Germania di lavoratori provenienti da paesi extraeuropei”.

In Germania, dove “la carenza di lavoratori qualificati è diventata troppo forte” il governo tedesco ha approvato  la riforma del diritto dell’immigrazione. Lo scrive il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, spiegando che due provvedimenti licenziati dal governo mirano ad attrarre lavoratori qualificati in Germania e a fornire “a quanti hanno visto la loro domanda di asilo respinta un’opportunità di lavoro per la residenza permanente” nel paese.

La nuova legge sull’immigrazione di manodopera qualificata prevede “l’abbassamento delle barriere per l’ingresso in Germania di lavoratori provenienti da paesi extraeuropei”. In particolare, chiunque risulti un lavoratore qualificato potrà cercare un impiego in Germania “anche senza già avere un contratto”.

Inoltre, gli stranieri ai quali è stato negato l’asilo potranno rimanere in Germania purché abbiano svolto “un lavoro a tempo pieno (minimo 35 ore) per 18 mesi nel rispetto degli obblighi assicurativi”. A ogni modo, la riforma del diritto dell’immigrazione è, per ora, a tempo determinato. Se approvata dal Bundestag, la nuova normativa dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2020 per scadere il 30 giugno 2022, se non verrà rinnovata