Il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, in risposta alla domanda posta dallo psicoanalista Massimo Recalcati, durante un webinair organizzato da Festival Francescano e Romanae Disputationes,  che aveva chiesto se le parole di Francesco fossero condivise dalla Chiesa attuale risponde che: “Chi critica non capisce il testo. Esiste un testo rivolto a tutti che non è interno alla Chiesa cattolica e aiuta la Chiesa cattolica a trovare se stessa. Aiuta a capire perché essere cristiani e ad esserlo nel mondo”.

“L’enciclica è un messaggio rivolto a tutti. Perché gli uomini imparino a vivere il sogno di amicizia”.

“Il discorso di fondo che ci pone il Papa è: ‘Trovo me stesso se trovo l’altro’. In tempo di pandemia – ha ricordato l’arcivescovo – non è affatto scontato”.

“Tutti nella Chiesa vivono con tanta difficoltà quello che sta succedendo ma anche l’identità, gli scandali, le divisioni. Francesco rimette al centro il Vangelo, nel senso che invita a vivere il Vangelo così com’è. Questo crea problemi perché il mondo mette paura”.