IL CENTRO NON È PIÙ UN’ASTRAZIONE. CALENDA E RENZI, SEPARATAMENTE, GLI HANNO DATO VISIBILITÀ E CONSISTENZA.

Un Centro forte è necessario per una politica di equilibrio sociale che superi le proposte demagogiche e populiste. Occorre rilanciare le potenzialità dei ceti medi, per ora messi da parte e umiliati da scelte sbagliate e parziali.

 

Si andrà a votare con una pessima legge elettorale che di fatto favorisce il bipolarismo e oso credere che la precipitazione della crisi e, quindi, la fine anticipata della legislatura siano state favorite dai maggiori azionisti” della destra e della sinistra preoccupati per il protagonismo delle forze di centro che, ovviamente, sono penalizzate con la legge elettorale vigente.

 

Ma non c’è tempo per queste analisi, adesso conta solo il voto e cosa fare per ottenerlo da un elettorato logorato, deluso e forse senza più idee e riferimenti politici.

 

Le cose, però, sono un pocambiate, soprattutto dopo lesperienza del governo Draghi: il centro c’è e, a differenza del passato e grazie a Calenda e a Renzi, è diventato visibile e apprezzato da molti. 

 

È il momento del coraggio politico. Se Calenda deciderà di andare con il Pd non farà che restituire a quello i voti di opinione che gli strappò alle comunali di Roma. Coraggio politico vuol dire superare dissapori e antichi contrasti per un bene superiore che è quello di non lasciare lItalia in mano alle forze che inevitabilmente tenderanno a concedere molto alle componenti più lontane dal centro. Anche per questo il centro non va lasciato sguarnito e in mano a chi chiede agli elettori non un consenso politico, ma un misero voto utile”. 

 

Insomma è il momento di costituire una vera Unione di Centro che anche grazie anche a questo nome potrebbe vanificare la modestissima campagna elettorale del Pd di unirsi contro le destre, rispolverando la più che ambigua unità antifascista con la quale la sinistra da trentanni ha rubato il voto degli elettori di centro. Un Centro forte è necessario per una politica di equilibrio sociale che superi le proposte demagogiche e populiste e in loro vece sia in grado di rilanciare le potenzialità dei ceti medi, per ora messi da parte e umiliati da scelte sbagliate e parziali.

Non so per i partiti, ma in mancanza di una proposta vera al Centro, buona parte dellelettorato non troverà nessun motivo valido per andare a votare di fatto contro i propri legittimi interessi.