Nel suo Osservatorio sul precariato l’Inps rivela un calo dell’83% nel mese di aprile delle assunzioni.

Situazione sicuramente generato per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e le conseguenti restrizioni.

Intanto il Governo vuole prorogare la cig (cassa integrazione), finanziare la ripartenza della scuola, riprogrammare le scadenze fiscali e dare sostegno agli enti locali.

Per finanziare la nuova cassa integrazione Covid serviranno tra i 6 e gli 8 miliardi: dovrebbe essere estesa per altre 18 settimane ma con dei paletti per l’accesso, a partire dal calo del fatturato. In alternativa le imprese potranno contare su meccanismi di incentivi per le nuove assunzioni, sotto forma di decontribuzione.

Sul fronte fisco, il governo intende “alleggerire” i versamenti delle tasse rinviate a settembre per le imprese piu’ colpite con una sforbiciata che dovrebbe valere circa 4 miliardi e una rimodulazione delle scadenze.

Così sale a 25 miliardi l’entità della manovra estiva che il governo è pronto a varare ad agosto.

Il deficit aggiuntivo  porterà il livello dell’indebitamento netto dal 10,4% all’11,9% mentre il debito salirà dal 155,7% al 157,6%. Il governo chiederà l’autorizzazione per un ulteriore ricorso all’indebitamento di 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi di euro nel 2023, 5 miliardi di euro nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi dal 2026.

Un nuovo sforamento che dovrà essere sanato con i 209 miliari del Recovery fund.

L’esecutivo però “conferma l’obiettivo di ricondurre verso la media dell’area euro il rapporto debito/Pil nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati.