Insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’alleanza per il vaccino, il ministro della Salute Roberto Speranza ha sottoscritto un contratto con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino.

Il  vaccino nasce dagli studi dell’Università di Oxford e coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane. La prima trance di dosi arriverà entro la fine dell’anno.

Il suo nome provvisorio, in fase di sperimentazione, è : ChAdOx1 nCoV-19.

I risultati, ottenuti a tempi di record, sembrano promettenti: dopo aver dimostrato sicurezza ed efficacia sugli animali, la sperimentazione sull’uomo del candidato vaccino italo-britannico è entrata in una fase cruciale. Già svolti i test sui primi volontari, infatti, è scattata la somministrazione su diecimila persone, per un ampio studio di fase II/III da cui si attende il responso definitivo, previsto prima dell’inverno. Il vaccino si basa sulla tecnica del “vettore virale”, ossia l’utilizzo di un virus simile a quello che si vuole prevenire ma non aggressivo, a cui si “incollano” le informazioni genetiche che si spera facciano scattare la risposta immunitaria dell’organismo.