Un museo Egizio sempre più vicino, come non lo abbiamo mai visto, quello svelato dal nuovo virtual tour lanciato dall’istituzione torinese. Un’esperienza che consente di entrare, da remoto, tra le sale che rappresentano il fiore all’occhiello della collezione torinese.

Grazie a una serie di foto panoramiche a 360 gradi in alta definizione, il tour virtuale ricostruisce gli ambienti dedicati ai reperti provenienti dalla tomba dell’architetto Kha e di sua moglie Merit, con l’unico corredo intatto del Nuovo Regno che si è preservato fuori dall’Egitto, e dal villaggio degli artigiani e degli operai di Deir el-Medina.

In questo spazio che raccoglie 245 reperti, testimonianza delle professioni artigianali e operaie nell’ Egitto dal XVI al XI a.C., ascoltiamo il curatore Cédric Gobeil svelarci segreti e misteri.

Nel corso della camminata virtuale è possibile zoomare, ma anche intrattenersi davanti ai tesori del museo – bellissimo il cosiddetto “Papiro dello sciopero”, un documento amministrativo scritto in ieratico che riporta la notizia di uno sciopero durante il regno di Ramesse III – o saperne di più sul “Papiro delle Miniere di Torino”, una delle più antiche mappe geografiche conosciute.