Il Pd e l’illusione di essere i migliori

La sfida tra Bonaccini e Schleyn non sembra aver risolto il problema del Partito democratico. I due hanno fatto del loro meglio per mescolare orgoglio e autocritica nelle dosi che si convengono. Ma non si può dire che abbiano cambiato i destini del loro partito. Almeno fin qui.

Edmondo Berselli, che molto se ne intendeva, definiva il Pd un partito “ipotetico”. Come a dire che aveva molte strade davanti a sé, tutte però incerte e precarie. 

Ora, passati un certo numero di anni, viene da considerare che il Pd è diventato semmai un partito predestinato. Nel senso che quando il sistema politico è più solido, gli si aprono le porte del governo come esito obbligato della sua maggiore esperienza. E quando invece il sistema traballa, investito dal malumore popolare e populista, è proprio quel di più di esperienza che ne fa il bersaglio preferito di ogni sorta di protesta. 

La sfida tra Bonaccini e Schleyn non sembra aver risolto il problema. I due hanno attirato una certa attenzione, hanno rassicurato sulla loro futura collaborazione, hanno fatto del loro meglio per mescolare orgoglio e autocritica nelle dosi che si convengono. Ma non si può dire che abbiano cambiato i destini del loro partito. Almeno fin qui. 

Naturalmente si può sperare che un massiccio afflusso di votanti alle primarie di domenica prossima rada al suolo quel diffuso pessimismo che s’è respirato in questi giorni di contesa. Anche perché il Paese, e perfino il governo, avrebbero un gran bisogno di un’opposizione che fosse in palla, piena di idee, capace di sfidare l’ordine costituito. 

Ma l’impressione è che invece il cammino sia ancora lungo, dato che il Pd resta a metà strada. A cavallo tra l’illusione di essere ancora i migliori e il timore di essere, anche per propria colpa, le vittime designate dello spirito del tempo. Non essendo in realtà né l’una né l’altra cosa.

Fonte: La Voce del Popolo – 23 febbraio 2023

[Articolo qui riprodotto per gentile concessione del settimanale edito dalla Diocesi di Brescia]