Si allarga la schiera di pazienti che potranno usare l’immunoterapia per trattare il loro tumore, anche in una fase più precoce. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti allargato l’uso del pembrolizumab ad altri quattro tipi di tumore: melanoma, polmone, linfoma di Hodgkin e uroteliale.

Pembrolizumab potrà essere usato anche per il tumore uroteliale (che interessa vescica e via escretrice), di cui in Italia nel 2019 si sono avute 31.600 diagnosi, e per il melanoma nel trattamento adiuvante (o precauzionale) del terzo stadio.

L’immuno-oncologia ha già dato risultati importanti questa molecola aiuta a ridurre il rischio di recidiva e migliora la sopravvivenza, guarendo in modo definitivo un’alta percentuale di pazienti.