Da domani sarà distribuito il periodico – quest’anno come unico numero, ma il proposito è quello del rilancio editoriale nel 2022 – dell’Associazione Nazionale dei Democratici Cristiani (ANDC). 

Sebbene ancora in fase di studio, il rilancio della testata dell’ANDC – “democraticicristiani” – presenta le prime novità. La giovane ricercatrice, Maria Chiara Mattesini,  impegnata come storica anche nell’Istituto Sturzo, prende in carico la direzione effettiva. Di particolare rilievo appare l’integrazione della testata con riferimento a “Per l’Azione”, strumento di comunicazione per molti anni della gioventù democristiana. Anticipiamo qui i saluti del responsabile si fini di legge, Lucio D’Ubaldo, e della nuova titolare del periodico.  

Nuova direzione 

Lucio D’Ubaldo

Maria Chiara Mattesini ha raccolto, mesi fa, l’invito a presentare una figura femminile che ha onorato la politica del nostro Paese: Angela Maria Guidi Cingolani, militante fin da giovane nelle fila del Ppi e poi della Dc, prima esponente di governo per volere di De Gasperi.

Ora, con l’uscita di questo numero di “democraticicristiani”, Maria Chiara ne assume la direzione – in altri tempi si sarebbe detto “politica” – per avviare una nuova fase di questo impegno editoriale. Merita un ringraziamento sincero.

La testata, per giunta, si presenta adesso con un sottotitolo – Per l’Azione – che “aggancia” la storia dell’organo ufficiale, edito a fasi alterne, dei Gruppi Giovanili della Dc. Di questa storia abbiamo voluto rintracciare i motivi essenziali, andando anche a recuperare in questo numero un editoriale di Aldo Moro.

Il cammino continua.

Uno spazio di riflessione

Maria Chiara Mattesini

Con piacere ho accettato di assumere la direzione di questo foglio, che nelle nostre intenzioni vuole rappresentare un contributo per ricordare e problematizzare in chiave attuale la memoria storica del movimento democratico di ispirazione cristiana, attraverso la valorizzazione degli uomini e delle donne che vi hanno preso parte. 

Nostra cura sarà rafforzare, perciò, questo strumento di comunicazione, pur considerando l’esiguità delle risorse.

Proseguiremo in questo sforzo nella speranza di offrire uno spazio di riflessione e conversazione su ciò che il pensiero politico cattolico ci ha insegnato, attraverso l’analisi e l’interpretazione di ciò che è stato pensato e realizzato, nonché sulle questioni che ci lascia in eredità quali possibili chiavi di lettura per i tempi presenti.