Inps, Inail e diversi Ministeri pagano in ritardo le imprese

La denuncia arriva dalla Cgia che sottolinea come il ritardo maturato arrivi anche ad alcuni mesi

“Quando sono le imprese a ritardare il versamento dei contributi previdenziali o assicurativi – ha dichiarato il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – questi istituti sono solerti e intransigenti nel far scattare immediatamente le sanzioni e gli interessi di mora previsti dalla legge. Diversamente, quando sono chiamati a liquidare i propri fornitori, questa inflessibilità nel rispettare i tempi di pagamento viene inspiegabilmente meno. Al punto che sia l’Inps che l’Inail, l’anno scorso hanno liquidato le imprese in grave ritardo, violando i limiti stabiliti dalla normativa”.

A rilevarlo è un’indagine dell’Ufficio studi della Cgia estrapolando i dati relativi agli indicatori di Tempestività dei Pagamenti (Itp) e l’ammontare dei debiti commerciali delle principali Amministrazioni pubbliche presenti nel Paese. Amministrazioni pubbliche che, per legge, oltre all’Itp devono pubblicare sul proprio sito anche il numero dei creditori e l’ammontare complessivo dei debiti maturati ogni trimestre e alla fine di ciascun anno per le seguenti voci di spesa: somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali.

Nel 2018 l’Inps ha registrato un Itp pari a +10,13. Questo dato certifica che l’anno scorso l’istituto ha liquidato i propri fornitori con oltre 10 giorni medi di ritardo rispetto alle disposizioni previste dalla legge in materia di tempi di pagamento. Tutto ciò, al 31 dicembre 2018, ha contribuito a produrre un debito commerciale complessivo nei confronti dei fornitori pari a 157,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’Inail, invece, nel 2018 l’Itp (riferito al quarto trimestre 2018) è stato pari a +54,45. Nel suddetto periodo di riferimento l’istituto ha saldato i propri fornitori con quasi 2 mesi di ritardo. In relazione al tema tutte le Amministrazioni pubbliche sono obbligate per legge a riportare i dati riferiti ai pagamenti nei propri siti internet, ma a distanza di quasi 5 mesi l’Inail non ha ancora pubblicato l’ammontare complessivo del debito maturato al 31 dicembre 2018. Un’anomalia reiterata poichè verificatasi anche per gli anni 2016 e 2017.

L’Inps e l’Inail non sono però le uniche Amministrazioni ad aver violato l’anno scorso la legge in materia di pagamenti nei rapporti commerciali con le aziende private. Quasi la metà dei Ministeri, infatti, presenta un valore assai lento negli indicatori di Tempestività dei Pagamenti. Un esempio tra tutti è quello del Dicastero della Difesa, che l’anno scorso ha liquidato i fornitori con 67 giorni di ritardo maturando, a fine anno, ben 313,2 milioni di euro di debiti.