Per la “Ricorrenza dei Defunti” è ormai questione di giorni, e nei cimiteri capitolini, dove è prevista la partecipazione di centinaia di migliaia di cittadini per ricordare i propri cari e i propri conoscenti, si sta preparando il “Progetto Accoglienza 2019”, predisposto dall’AMA e da Roma Capitale. L’articolato programma consiste in presidi di assistenza e orientamento, iniziative culturali, celebrazioni religiose e civili, oltre agli “itinerari tra i ricordi” presso il Cimitero Monumentale del Verano.

Quest’anno si registra, tra gli altri, un impedimento che ha creato malumori e proteste, perché la Cappella Pro Clero (chiamata anche Tempietto – Clert Sacellvm), nel Riquadro XXVIII del Verano, accanto all’Ossario Comunale, è chiusa con catena e lucchetto dallo scorso luglio, ed è vietato l’accesso ai visitatori. All’interno ci sono sepolti oltre cento sacerdoti della Diocesi di Roma tra cui anche don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas di Roma. Questi preti hanno svolto la loro azione pastorale con spirito di servizio nelle parrocchie e nei territori fra i cittadini e per i più bisognosi. Nel periodo del ricordo dei defunti la Cappella Pro Clero, è meta di fedeli che ricordano i loro sacerdoti scomparsi.

Oltre alla chiusura incomprensibile, perché non c’è alcun avviso che motivi il non ingresso nella Cappella, intorno al Tempietto esiste un degrado dovuto alla mancata pulizia, aggravato recentemente da un albero di palme spezzato, che ne rende precario il passaggio. La domanda, a chi ha la responsabilità dell’agibilità della Cappella, è questa: “ Sarà possibile portare un fiore e dire una preghiera, nel luogo dove riposano tanti sacerdoti, nei giorni in cui si ricordano i defunti?”