Carissimi, anche noi ci siamo dati da fare in questa brutta circostanza. Non sappiamo se tenere aperta o chiusa la cappella del Convento, causa disguidi nella comunicazione tra Sacri Palazzi, ma abbiamo desiderio di essere presenti, mettendoci al servizio della comunità.

Ho scritto a un confratello, molto solerte fino ad oggi nel proporci una spericolata coniugazione tra dottrina sociale della Chiesa e partiti sovranisti, se non ritenga inammissibile il cinismo della destra. È giunto il tempo di mettere decisamente un freno alle illusioni dei cattolici tradizionalisti.

Non l’ho fatta troppo lunga, in questa mia lettera, giacché le parole di una giornalista che vive a Londra sono apparse – non solo a me, ma a tutti gli altri confratelli – davvero sconcertanti. Lei non ha colpa, ha solo dato conto della “sensibilità” dell’attuale governo conservatore della Gran Bretagna.

È vero, gli inglesi amano restare calmi davanti alle tragedie: non sono come noi mediterranei. Qui però si va oltre la distinzione tra popoli del nord e popoli del sud.

Boris Johnson nelle ultime ore ha un po’ corretto il tiro, ma i suoi scienziati ed esperti lo avrebbero convinto che preparare la gente alla perdita dei propri cari sia meglio di qualsiasi prevenzione “da contenimento”. Meglio lasciar infettare le persone – fino al 60 per cento della popolazione – per creare l’immunità di gregge.

Stanno così le cose? Ecco la risposta della giornalista, Deborah Bonetti, direttrice della londinese Foreign Press Association: “Sì, tanto a morire saranno i poveri, i vecchi e i deboli: nel gregge sopravvivono i più forti. È il darwinismo applicato al XXI secolo. Alla gente che accusa sintomi dicono di starsene a casa, non li visitano e non fanno neppure i test”.

Non c’ė da aggiungere granché, mi pare tutto chiaro, tremendamente chiaro e desolante. Ecco la destra nel mondo. La stessa destra che motiva e corrobora la nostra destra. Quella schierata, per intenderci, sempre a difesa dei “valori della vita”.

I valori dei più forti, anche per la vita.