E’ una malattia parassitaria che colpisce sia gli esseri umani che gli animali. È una malattia causata da un parassita della specie Tripanosoma brucei. Le subspecie che colpiscono gli esseri umani sono due: il Trypanosoma brucei gambiense o T.b.g. e il Trypanosoma brucei rhodesiense o T.b.r. Il T.b.g. provoca oltre il 98% dei casi riportati. Entrambi vengono di solito trasmessi dal morso di una mosca tse-tse, che si trova soprattutto nelle zone rurali.

Inizialmente durante il primo stadio della malattia si riscontrano: febbre, mal di testa, prurito e dolori articolari. Tali sintomi si presentano da una a tre settimane dopo il morso. Durante le settimane e i mesi seguenti ha inizio il secondo stadio della malattia con confusione, mancanza di coordinamento, torpore e sonnolenza sempre più profonda, che con il tempo si trasforma in vero e proprio coma. La diagnosi viene effettuata tramite il riscontro del parassita in uno striscio di sangue o nel fluido di un nodo linfatico. Di solito è necessario effettuare una puntura lombare per distinguere tra il primo e il secondo stadio della malattia.

Ogni anno vengono segnalati circa 40.000 nuovi casi, ma il numero reale di casi dovrebbe aggirarsi in realtà intorno ai 300.000 annui. Si stima che il numero dei decessi annui si aggiri intorno ai 66.000 casi

Sono stati sviluppati più recentemente nuovi farmaci, ancora troppo cari e comunque non abbastanza efficaci, per esempio l’Eflornitina.

Inoltre manca una strategia efficace per il controllo della mosca responsabile della trasmissione. In passato la malattia fu efficacemente controllata, tanto che tra il 1960 ed il 1965 fu considerata “quasi scomparsa”. Attualmente è ancora in corso un’epidemia che si considera iniziata al principio degli anni settanta