La missione Cheops durerà in tutto tre anni e mezzo, durante i quali il satellite osserverà oltre 7000 stelle. I primi dati arriveranno già il 7 gennaio, costringendo quindi i ricercatori a rimanere “ancora un po’ con il fiato sospeso prima di avere conferma che tutto funzioni come programmato”, come spiegato dalla direttrice Inaf di Catania Isabella Pagano.

Cheops è stato sviluppato per fornire informazioni uniche, come la misura accurata delle dimensioni degli esopianeti, che darà modo di “determinare la densità e quindi la struttura interna”, spiega l’Inaf.

Sarà così possibile capire se questi corpi celesti siano di roccia, gassosi o di ghiaccio, in maniera da stabilire se possano vantare condizioni tali da poter ospitare la vita.

Cheops sarà in grado di misurare così precisamente le dimensioni degli esopianeti grazie alla propria strumentazione di bordo all’avanguardia, composta anche da un telescopio hi-tech che è stato progettato e realizzato in Italia.