“Arriva la Direttiva 2/2020 di Funzione pubblica in relazione all’emergenza Covid-19 che sostituisce la precedente, con un ulteriore giro di vite sulle regole organizzative e di condotta indirizzate alle amministrazioni pubbliche.”
Con queste perentoria premessa il portale del Ministro per la Pubblica Amministrazione annuncia la pubblicazione della tanto attesa direttiva (che, viene precisato, è in attesa di registrazione presso la Corte dei conti).
“Al fine di tutelare la salute di cittadini e dipendenti”, continua la premessa, “contemperando questa esigenza primaria con la necessità di erogare i servizi indifferibili, vengono indicate nel documento le linee di comportamento che gli enti devono seguire.”
Ecco le principali:
- le attività dovranno essere assicurate tramite una rotazione dei dipendenti per garantire il giusto distanziamento;
- il lavoro agile dovrà diventare la modalità ordinaria ed essere esteso anche ad attività escluse in precedenza. Inoltre, non sono più previste soglie minime o massime;
- le riunioni in via telematica devono diventare la norma;
- deve essere garantito il massimo accesso ai servizi per via informatica;
- le presenze di persona del pubblico vanno scaglionate e organizzate per evitare assembramenti.