Vai a vedere Hammamet e ti rendi conto della ‘grande bruttezza’ dell’Italia che, quasi trent’anni fa, buttava per aria le insegne del potere. 

Esplose la rabbia – fu detto – tanto che sprofondammo  nell’imbarbarimento. Con allegrezza italica, facendo finta che era tutto bello e buono, godendo come Nanni Moretti alle prese col bicchiere gigante di nutella.

Il film m’è piaciuto, vero e crudele al tempo stesso. Poi, Craxi insultato dai turisti in riva al mare tunisino, è un tocco di poesia che Gianni D’Amelio regala agli impietosi. 

È l’amarcord di quella ‘bestia’ che si nasconde in noi e tanto bene ci riesce, da vera bestia allenata a nascondersi veloce, che gli orfani di Breznev ne videro ammaliati il profilo di ‘Angelo del castigo’. 

E se ne innamorarono, loro che infatti erano all’anagrafe innocenti.

Ci è capitato tutto in questo quarto di secolo. Azzollini, parlamentare di Molfetta, aveva insultato alcune suore. Altro che rabbia! 

Ma si scopre che…no, non era vero: proprio una bufala pazzesca.

Sono contento per le consorelle e ora, dopo l’assoluzione, lo sono anche per il simpatico Azzollini. Davvero, un politico simpatico e brillante!

Chi lo conosce – e io l’ho conosciuto –  lo può paragonare a un Cirino Pomicino più incalcato a Sud, ancora più fantasioso e fors’anche più pericoloso.

Ora, graziaddio, la ‘bestia’ comincia a indietreggiare perché il mondo intero s’è stufato. Monta la rabbia alla rovescia. E proprio ora che il senso d’innocenza ha preso a volteggiare sulle nostre teste, anche Salvini pretende di essere innocente. 

Caro Nanni, ridacci la nutella…se puoi!