Avevamo previsto che le novità non sarebbero giunte in forma torrenziale. Avevamo visto lungo più di un mese fa. Draghi non soddisfa gli appetiti nostrani. Cambia registro. Va con saggia lentezza. Non ha nulla a che vedere con il ritmo dei social, delle televisioni, di internet. Draghi cambia stile. Il cliché del nuovo Presidente non soddisfa le brame di chi necessita continuamente di nutrirsi di cambi di rotta. Draghi muove come fosse una deriva dei continenti: sposta tanto, ma in forma per nulla accelerata. Tutto questo fa appello ad una qualità ormai in disuso: la pazienza.

L’unica contraddizione che la vicenda mette in rilievo, è il tempo predefinito del suo comando. In effetti, con altissima probabilità, tra un anno ci troveremo alle urne. Questo, incrina il modello di Mario, rispetto al tempo che gli sarà affidato per guidare il Paese.
A Margine, se fino ad oggi le forze di maggioranza si sono solo guardate in cagnesco, modalità più che comprensibile, da ieri, sono iniziate scaramucce dentro la tenda “amica”. Tra Letta, nuovo capitato del Pd, e Salvini c’è stata qualche scintilla che, se per ora non dovrebbe incendiate alcunché, resta pur sempre una schermaglia quale modello da utilizzare nei tempi che resteranno da qui al confronto finale.

Draghi, non escludo avrà messo in conto anche questi fenomeni e, nella compagine di Governo farà prevalere più il getto d’acqua fredda, che il lancio di benzina sul fuoco. Nel suo registro, quello personale animato dagli intenti pure di Mattarella, queste scivolate saranno state messe anticipatamente sul conto. Quindi, non dobbiamo fasciarci prematuramente la testa se i galletti della maggioranza dovessero cantare prima che faccia giorno.

Intanto, si continua, con qualche difficoltà, nella campagna delle vaccinazioni. Aprile dovrebbe essere il mese che ci farà oltrepassare l’affanno di questi ultimi tempi. Per ora i dati sono ancora severi. Ma ormai abbiamo capito come si muove l’avversario; tra qualche settimana la curva scenderà e la primavera ci aiuterà a toglierci questo ingombro tra i piedi.

A testimonianza di un periodo difficile sul piano sanitario e anche economico, i segnali positivi giungono però dai mercati. Quest’ultimi infatti, percepiscono gli eventi molto prima che gli stessi accadano. Fatto quest’ultimo che almeno ci toglie la gran massa di fastidi che da tempo soggiornano in tutti noi.