La Voce del Popolo | La monocrazia alla Berlusconi compiace anche la Schlein

Oggi i partiti sono forze monocratiche: anche i capigruppo parlamentari vengono decisi dalle segreterie di partito. Un tempo è accaduto che all’indicazione di Piazza del Gesù i deputati dc opponessero una scelta diversa.

La scelta dei nuovi capigruppo di Pd e Forza Italia ci ricorda che i partiti di oggi sono forze monocratiche. È il leader che sceglie in larga misura la classe dirigente e dirime a modo suo le controversie interne. Cosa che dalle parti di Berlusconi è sempre accaduta (fin troppo), e dalle altre parti (non solo quelle del Pd) comincia a capitare con crescente frequenza. 

I due casi non sono paragonabili, si dirà. Il Cav. è padre padrone del suo partito fin dalle origini. E se ora è calato il sipario sulla commedia di un finto ricambio della classe dirigente, si può quasi apprezzare la sincerità con cui si regolano i conti da quelle parti. Mentre nel Partito Demo- cratico Elly Schlein può almeno vantare a suo favore la partecipazione massiccia di migliaia e migliaia di militanti che hanno animato le primarie. 

Resta il fatto che una volta scelto il leader, il resto sembra discenderne in modo quasi inesorabile. E il ricordo di quando, nei lontani anni settanta del secolo scorso, Gerardo Bianco (nella foto) si fece alfiere dei “peones” democristiani riuscendo a farsi eleggere contro lo stato maggiore del suo partito si fa ancora più lontano e quasi inverosimile. 

Eppure un po’ di contesa nei partiti farebbe bene alla loro salute. Non il litigio quotidiano, s’intende. Ma almeno una sana competizione che dia voce anche a quei malumori, a quelle ambizioni, a quelle forme di indisciplina che fanno parte di storie democratiche mai troppo appagate dal conformismo. Tutte cose che non vanno più di moda, è risaputo. Sostituite però da un rito di ubbidienza che non convince fino in fondo.

Fonte: La Voce del Popolo – 30 marzo 2023

[Testo qui riproposto per gentile concessione della direzione del settimanale della Diocesi di Brescia. Titolo originale: “Un po’ di contesa farebbe bene ai partiti”]