Le strade di Elena Ferrante

San Giacomo dei Capri, un nome che non dirà molto a chi non conosce bene Napoli e, in particolare il Vomero

Articolo già apparso sulla newsletter culturale di Studio “Studiocult” a firma di Cristiano de Majo

Nell’incipit del nuovo libro di Elena Ferrante, di cui qualche giorno fa la casa editrice E/O ha annunciato l’uscita (il 7 novembre), la prima strada che compare, già addirittura al terzo rigo, è San Giacomo dei Capri, un nome che non dirà molto a chi non conosce bene Napoli e, in particolare il Vomero (potrebbe benissimo darsi il caso che anche un napoletano non sappia cosa sia). Per me che in quella zona ci sono cresciuto, leggerlo è stato stranissimo: non esiste niente di meno letterario, oltre che di meno corrispondente alla tipica immagine ferrantiana di Napoli, di via San Giacomo dei Capri, una lunga e ripida salita costellata di comprensori condominiali, che dalle zone più centrali del Vomero porta verso il Rione Alto, densissimo agglomerato di edilizia residenziale, che fa pensare di essere in una città quasi normale: è la Napoli media e nient’affatto esotica. «Due anni prima di andarsene di casa mio padre disse a mia madre che ero molto brutta. La frase fu pronunciata sottovoce, nell’appartamento che, appena sposati, i miei genitori avevano acquistato al Rione Alto, in cima a San Giacomo dei Capri. Tutto – gli spazi di Napoli, la luce blu di un febbraio gelido, quelle parole – è rimasto fermo».

Proprio così, un febbraio gelido a San Giacomo dei Capri è quanto di più lontano dalle tracce della scrittrice che un giornalista del Guardian può cercare attraverso la città (vicoli, bassi, mercati, perlopiù). Ma per i gossippari letterari ai quali serenamente mi ascrivo c’è un indizio molto più interessante da considerare. Via San Giacomo dei Capri è piuttosto vicina a via Gemito, titolo del celebre romanzo Premio Strega di Domenico Starnone che, come tutti sanno, è anche, insieme alla moglie Anita Raja, il principale sospettato di essere Elena Ferrante. Da via Gemito a San Giacomo dei Capri si va sempre dritto, per un chilometro scarso, attraversando un paesaggio piuttosto insignificante di palazzi, semafori, smog, qualche negozio. Sembrerebbe quasi che gli Starnone-Raja stiano confermano l’esistenza di un vissuto (e di una memoria) intorno a quella zona. Ma sarebbe ancora più divertente, forse, se Elena Ferrante non fosse nessuno dei due e stesse invece giocando a esserlo.