È diventato un gioco di società lodare o sbertuccciare qualche uscita stravagante di questo o quel sindaco d’Italia. Il fatto di prodigarsi per la salute dei propri concittadini, invitando tutti alla massima cautela, merita senz’altro un plauso sincero; meno, a dire il vero, le forme arlecchinesche con le quali, spesso, si manifestano gli inviti alla disciplina.

Gli stessi risultati potrebbero essere ottenuti attraverso una più asciutta comunicazione istituzionale. Non servono gesti fuori misura, oscillanti tra melodramma e ridicolaggine, magari oggetto di facile ironia. Le istituzioni devono trovare, ai vari livelli, un’espressione di autorevolezza da parte di chi assolve a funzioni di rappresentanza .

In un panorama affollato di protagonisti insostenibili, non mancano esempi positivi. E per fortuna! Sì pensi al Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono (cattolico di centrosinistra), silenziosamente e scrupolosamente al proprio posto di combattimento in una città martoriata del contagio da covid-19. Ma analogo cenno merita il Sindaco di Genova, Marco Bucci (cattolico di centrodestra), impegnato oltre che sul fronte della lotta al contagio anche su quello della costruzione a tappe forzate del nuovo ponte. Sì può essere “protagonisti” vestendo i panni della serietà.

Nell’attuale contingenza, delicata sotto tanti punti di vista, il popolo italiano deve incrociare le belle testimonianze di sobrietà e concretezza. Se prevale lo show, non si rafforzano gli istituti della democrazia. Alla lunga, finita l’emergenza, se ne potrebbe vedere il danno nell’ulteriore sovraccarico di antipolitica facilmente adornata di faciloneria populistica. Sullo sfondo, infine, c’è l’ombra di un quesito inevitabile: se l’Aula della Camera è tornata a riunirsi, cancellando l’immagine di un Parlamento sigillato, può essere mai che in giro per l’Italia non si abbia notizia di convocazione alcuna dei Consigli comunali? La democrazia locale non si esaurisce nella figura neo-podestarile dei Primi cittadini.