Il mare è in sofferenza a causa del riscaldamento globale, dell’inquinamento, della pesca intensiva di alcune specie di pesci. E il suo futuro è a rischio. Per questi motivi l’Onu ha deciso di dedicargli il “Decennio del mare”, a partire dal gennaio 2021.

L’iniziativa – il cui titolo ufficiale è “Decade of Ocean Science for Sustainable Development” (Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile”) – punta a sensibilizzare e mobilitare sul tema e a far progredire la conoscenza sugli oceani per elaborare soluzioni collettive.

Tra gli scopi c’è anche quello di favorire la cooperazione internazionale nel campo delle scienze oceaniche e coordinare programmi di ricerca. Tra le iniziative anche un Oceanthon, un hackathon digitale rivolto ai giovani talenti.

Il Decennio si occuperà anche di far comprendere ai governi, ma anche alle fondazioni, che per aumentare la conoscenza dell’oceano servirà sviluppare la ricerca oceanografica. Gli investimenti nazionali sulla ricerca oceanografica sono ancora molto bassi con una media dell’1% dei budget nazionali per la ricerca.

Il Decennio servirà anche per avviare una grande campagna di comunicazione e di educazione all’oceano, ocean literacy, che mira a creare una «Generazione Oceano», una generazione che è pienamente consapevole dell’importanza dell’oceano per il nostro pianeta, per la nostra salute, per il nostro futuro.