Marchesi, il comunista. Ma non solo: l’ultimo saggio di Canfora implica una lettura a più strati.

Luciano Canfora indaga da oltre trent'anni la figura di Concetto Marchesi

Luciano Canfora indaga da oltre trent’anni la figura di Concetto Marchesi: il volume Perché sono comunista si può leggere come summa della sua «fede» comunista e come riflessione sul ruolo dell’intellettuale. Qui si riproduce uno stralcio dell’articolo pubblicato sul sito della rivista “Il Mulino”.

 «Parlare di sé è impresa ambiziosa e fastidiosa e mortificante spesso»: così esordisce Concetto Marchesi il 5 febbraio 1956 al Teatro Nuovo di Milano, dinanzi agli Amici della rivista «Rinascita». È questo un topos al quale Marchesi, studioso degli antichi uomini della parola e «uomo della parola» egli stesso, non si sottrae. Dieci anni prima, il suo compagno di partito e collega costituente Emilio Sereni, nel licenziare uno scritto autobiografico destinato alla collana Dirigenti comunisti aveva scritto: «Ma accidenti a quando bisogna dir bene di sé: è quasi più piacevole, ancora, farsi l’autocritica».

In realtà, l’autobiografia dei comunisti – dai dirigenti ai quadri ai militanti – fu un vero e proprio genere letterario: non per caso, ma per la verità che da ogni autobiografia può scaturire. Nel prologo a L’età forte, Simone de Beauvoir osservava: «Mediocre o eccezionale che sia, se un individuo si descrive con sincerità, la cosa tocca più o meno tutti. Impossibile far luce sulla propria vita senza illuminare in qualche punto quella degli altri». Le autobiografie dei comunisti non furono prive di tagli, omissioni, aggiustamenti e adulterazioni; tuttavia, per molti aspetti, esse parlano al lettore di oggi, come al coevo al quale erano destinate.

L’autobiografia dei comunisti – dai dirigenti ai quadri ai militanti – fu un vero e proprio genere letterario: non per caso, ma per la verità che da ogni autobiografia può scaturire.

La pratica autobiografica fu diffusa nel Partito comunista a tutti i livelli dell’appartenenza e della militanza. Nel libro Fabbrica del passato (ripubblicato da Quodlibet, 2021, con una prefazione di Carlo Ginzburg e una nuova introduzione), Mauro Boarelli ha raccolto le autobiografie dei militanti comunisti emiliani del secondo Dopoguerra, ricostruendone genesi, modelli e contesti. Mai studiate nel loro insieme, invece, sono le autobiografie dei dirigenti, come Sereni, e dei militanti più illustri, quale fu Marchesi. Boarelli ricorda, nella sua prefazione, che «la fine del Partito comunista italiano ha comportato l’abbandono della politica del ricordo», in una combinazione pericolosa di subalternità culturale e rimozione storica.

A cura di Luciano Canfora, Sellerio ha pubblicato un testo autobiografico di Concetto Marchesi, Perché sono comunista: e sotto questo titolo sono raccolti due ulteriori brevi testi che con il primo si incastrano e si illuminano vicendevolmente. I tre scritti costituiscono, in realtà, delle trascrizioni di discorsi che Marchesi tenne, rispettivamente, nel 1956 a Milano, come si è detto (Perché sono comunista, pp. 40-64); nel 1945, il 16 aprile, a Palazzo Capizucchi a Roma (La persona umana nel Comunismo, pp. 65-84); e ancora nel 1956, il 9 dicembre, all’VIII congresso del Pci (Testamento politico, pp. 85-102).

I tre discorsi erano stati pubblicati sparsamente, pertanto è utile ricordare qui le sedi delle prime edizioni per la praticità del lettore: gli Scritti politici di Marchesi (Editori Riuniti, 1958); la rivista «Rinascita» (vol. 2, 4, aprile 1945); gli Atti e risoluzioni dell’VIII Congresso (Editori Riuniti, 1957).

Canfora riflette da oltre trent’anni intorno alla figura di Marchesi, a partire da La sentenza (Sellerio, 1985), dove indagava il ruolo di Marchesi nell’assassinio di Giovanni Gentile, fino al recente e monumentale Il sovversivo (Laterza, 2019). Il volume Perché sono comunista si può leggere isolatamente come summa della «fede» comunista di Marchesi; tuttavia, il commento più ampio ai tre scritti si trova nelle pagine del libro di Laterza, al quale il lettore curioso potrà ricorrere.

 

 

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