Riapre a Milano a Palazzo Reale la straordinaria mostra Georges de La Tour: l’Europa della luce, aperta il 7 febbraio scorso, accolta come un evento dalla stampa e con centinaia di prenotazioni attivate dal pubblico, chiusa per l’emergenza sanitaria dal 24 febbraio e riaperta poi per una sola settimana dal 2 all’8 marzo.

Per riaprire i 28 musei prestatori da 3 continenti hanno dovuto tutti accettare di prorogare il prestito delle 33 opere sino al 27 settembre, permettendo dunque di visitarla per altri 4 mesi, con le misure di sicurezza stabilite dalle autorità governative e regionali.

La prima mostra in Italia dedicata a Georges de La Tour, attraverso mirati confronti tra i capolavori del Maestro francese e quelli di altri grandi del suo tempo ­ tra cui Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot ­ porta una nuova riflessione sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, per affrontare i profondi interrogativi che ancora avvolgono l’opera di questo misterioso artista.

Un’esposizione unica considerato che, come ebbe a sottolineare Roberto Longhi, in Italia non vi è conservata nessuna opera di La Tour e sono circa 40 le opere certamente attribuite al Maestro, di cui in mostra ne sono esposte 15 più una attribuita.