Di seguito riproponiamo l’articolo, da noi pubblicato il 20 agosto scorso, che riferiva della commovente preghiera che il giorno prima, nella messa in suffragio di Alcide De Gasperi a S. Lorenzo fuori le mura, la figlia rivolgeva a suo padre. I funerali di Maria Romana, stamane alle ore 11.00, si terranno a Roma nella Chiesa di Santa Chiara (Piazza dei Giuochi Delfici). Nel pomeriggio, a Viterbo, in apertura del convegno su “Con le lenti di Alcide De Gasperi”, Pierluigi Bianchi le renderà l’omaggio a nome dei partecipanti.

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Nel giorno del memoriale della morte di suo padre Alcide, la Signora Maria Romana sorprende la piccola comunità di fedeli ed amici alla Santa Messa, con una preghiera forte e dolce. 

Riserva la forza alla fatica di vivere in nostro tempo affogato nel dolore e nella pena, e la dolcezza di una figlia che si rivolge al padre nel chiedere per noi tutti, e non solo per sé stessa, la condivisione del “profumo del Cielo” e delle “nuvole bianche” aperte sulla povertà e sulla sofferenza. 

Ecco perché noi tutti dobbiamo un grazie a questa grande donna che ha saputo pregare con la dolcezza di una figlia e la fermezza di una donna del nostro tempo: quando pensiamo di essere soli, abbandonati al nostro destino, ecco che con una umiltà che è grandezza , la Signora Maria Romana, ci ricorda di essere umanità prima di quell’io solo al quale ci costringe e stringe la vita stessa. 

Grazie.

La preghiera

Vorrei fare una preghiera a mio padre che riposa all’ingresso di questa grande Chiesa che riceve per l’ultimo saluto chi lascia la terra. 

Mio caro padre, tu che vedi passare davanti a te chi ha gli occhi pieni di lacrime per chi ha perduto la vita. Tu che sai cosa è il dolore e la pena, ma anche la gioia di stare accanto al Signore, aiutaci a superare questo tempo difficile che il mondo sembra oggi offrire come unica strada da percorrere. 

Mandaci un po del profumo del tuo cielo che ci aiuti ad amarci l’uno con l’altro nel nome della verità; che si spengano le armi, che i bambini asciughino le lacrime, che gli anziani abbiano sonni tranquilli. 

Quel cielo che la nostra fantasia può solo immaginare, che apra le sue nuvole bianche a chi è stato povero, a chi ha sofferto nel corpo e nell’anima e riposi chi ha sofferto, finalmente felice nelle mani del Signore.