È ben vero che sapersi vedere è un esercizio piuttosto complicato. Più facile è cogliere un altro. Renzi, con la Leopolda targata dieci, non è riuscito a capire, né pare l’abbiano capito i suoi, che quella cifra squilla intensamente.

Dieci, in politica, è un valore altissimo. Per un rottamatore sembra quasi un’era geologica. Dovrebbe giungere alla seguente conclusione: dovrei farmi da parte, rottamarmi e mettere la parola fine alla mia presenza.

Del resto, a ben guardare, le forme e i modi sono stra datati: stesso luogo, stessa impostazione, tavoli distribuiti come capitava dieci anni fa, uguali luci, identico palco, stesso soggetto che recita la parte.

Più vecchio di così non c’è più alcuno.

Tanto Salvini, quanto la Meloni e ancor più Berlusconi si sono saputi rinnovare in forme via via diverse, rispetto a quanto ci rovescia addosso il famoso rottamatore di Rignano.

S’inventa un simbolo, che ha già l’imprimatur negli scaffali dei supermercati nei reparti dell’intimo per donna. Risciacqua la pallida figura di Macron, per imitarla.

Elemosina consensi a destra e a manca; cerca di togliere le spoglie al partito del suo amico Berlusconi e di farsi largo tra le fila degli scontenti delle forze centriste. Non dico a caso elemosina perché ad oggi, sembra che il suo minuscolo consenso resti piantato a cifre modestissime. Sono per giunta convinto che quel recinto resterà sempre confinato in un angolo ristretto.

Nemmeno Zingaretti sembra preoccuparsi di questo vecchio rottame che non sa vedersi per quel che è. Il Pd ha già perso quel che doveva perdere, resterà ancorato anche lui a cifre modeste. Non sembra destinato, con questa classe politica a schiodarsi da quel 19/20%, ma può essere tranquillo perché non sciamerà più verso il vecchio Renzi.

Le trovato del toscano non mancheranno. Farà l’occhiolino a Di Maio, lo sta già facendo, non si esclude qualche altra furbata, alzerà il tono per far vedere che esiste contro il suo Governo, sbraiterà a più non posso, ma quel che ha dato ha dato e non ci sono più margini di miglioramento.

Non penso che ci siano connazionali votati a dar credito a chi ha nel corso degli anni conquistato le vette e in malo modo, poi del tutto scialacquale.

Ieri si è chiusa la Leopolda, non stento a pensare che vi sarà anche una undicesima edizione, ma come dicono dalle mie parti, “ogni bel ballo stufa”, tradotto significa che la bellezza per mantenersi tale, deve sapersi rinnovarsi.