Oltre il bipolarismo. La tavola rotonda organizzata da “Insieme”, con introduzione di Maurizio Cotta.

Dal sito politicainsieme.it riprendiamo la prima parte – e precisamente l’introduzione – della tavola rotonda. “Il bipolarismo è morto – ha detto il prof. Cotta – a tanta distanza dal momento in cui sembrò rappresentare un cambiamento utile e fece nascere molte aspettative. In realtà oggi registriamo che quelle aspettative non sono state rispettate”. 

Una parte importante del convegno organizzato da “Insieme” a Roma (2 luglio 2022) è stata dedicata alla tavola ritonda dal titolo “Oltre il bipolarismo”, organizzata e coordinata da Maurizio Cotta. Al dibattito hanno partecipato l’on. Ettore Rosato, Vice Presidente della Camera ed esponente di spicco di Italia Viva e i professori Ernesto Galli della Loggia, Mario Morcellini e Angelo Panebianco.

L’esordio di Cotta è stato netto: parliamo di seppellire un “morto che cammina”. Il bipolarismo è morto a tanta distanza dal momento in cui sembrò rappresentare un cambiamento utile e fece nascere molte aspettative. In realtà, ha detto Cotta, oggi registriamo che quelle aspettative non sono state rispettate. per questo basta riferirsi alla riforma della Giustizia, alla riduzione del divario tra centro e periferie, alla mancate modernizzazione dell’economia e della Pubblica amministrazione. È questo il frutto dell’esaurirsi di quel sistema politico in mere schermaglie ideologiche e personalistiche, nella demonizzazione dell’altra parte, nella mancanza di rispetto reciproco e della capacità, invece, di competere sui grandi temi e le problematiche del Paese.

Recentemente, ha proseguito Cotta, il bipolarismo ha finito per affidare al capo dello Stato la formazione del Governo. Soprattutto ha contribuito alla nascita del populismo che, dopo il grande successo elettorale, fallisce la prova governativa,  come hanno dimostrato le esperienze dei 5 Stelle e della Lega a trazione Salvini che non hanno saputo trasformare le loro istanze in azione di governo. Secondo Cotta non viene risposta alla domanda, a sinistra, di cosa ci sia il cosiddetto “campo largo”, così come a destra non si capisce della dislocazione europea che trova tutte le sue componenti in posizioni diverse, e questo quando appare sempre più evidente quale sia il peso della dimensione internazionale dei problemi.

Intanto incalzano le grandi questioni: dalla transizione ambientale alla situazione di guerra che stiamo vivendo e, ancora all’inflazione e al rallentamento della crescita. È quindi necessario una visione nuova della società scoprendo il senso della solidarietà che non può essere concepita come erogazione di sussidi e, quindi è richiesto un cambio istituzionale. Siamo consapevoli, ha detto Cotta, che i sistemi elettorali diretti alla formazione di una maggioranza poi, in realtà, non concorrono a crearla. Quindi, volgiamo qualcosa di più rispettoso per le tante forze nuove che vogliono emergere. Anche perché il prossimo Parlamento dovrà affrontare alcune riforme basate sul consenso largo perché per essere efficaci non possono essere fatte da una sola parte contro l’altra.

 

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