Pubblichiamo l’intervista, uscita il 15 dicembre sull’agenzia SIR a firma di Riccardo Benotti, al Preposito generale della Compagnia di Gesù.

“La democrazia può essere vittima della pandemia se non siamo capaci di cogliere l’occasione per approfondire la coscienza civica, la ricerca collettiva e effettiva del Bene Comune, uscendo dagli interessi individuali di persone, gruppi, categorie sociali o nazioni per sintonizzarci sul maggior bene possibile per tutta l’umanità, ponendo i più deboli al primo posto nelle decisioni complesse che si devono prendere”. Padre Arturo Sosa Abascal è il 30° successore di sant’Ignazio di Loyola alla guida della Compagnia di Gesù e, dal 2018, il presidente dell’Unione superiori generali (Usg).

Lei ha più volte ripetuto che una delle vittime della pandemia potrebbe essere la democrazia.
La democrazia è stata fortemente minacciata negli ultimi anni dall’indebolimento della coscienza civica nelle società in cui c’era e dai pochi sforzi di promuoverla nelle altre. La proliferazione di populismi di segno diverso e i fondamentalismi rivestiti da ideologie o distorsioni “religiose” sono stati la causa di questo indebolimento.

La pandemia si è convertita in molte nazioni in occasione per accelerare le tendenze autoritarie di governo e sospendere i processi democratici nella presa di decisioni.

Come si pone rispetto all’accesso al vaccino di prossima distribuzione?
La distribuzione del vaccino sarà la cartina di tornasole dei desideri di una giustizia e una responsabilità sociale che si prendono veramente cura dei più deboli della società. Sarà una prova che fa fede dell’autentica volontà democratica degli Stati nazionali e delle strutture internazionali come l’Unione Europea. Le modalità di produzione e distribuzione del vaccino saranno un segno chiaro del mondo post-covid. Dominerà la logica del mercato e i suoi vantaggi oppure si aprirà lo spazio alla logica della giustizia sociale? Servirà per colmare un poco le fratture sociali o per ingrandirle? Sarà sfruttata come occasione per fare la “politica migliore” che propone Papa Francesco in Fratelli tutti, quella che ricerca effettivamente il Bene Comune?

Qui l’intervista completa