Palazzo Malvezzi de’ Medici uno degli edifici più belli di Bologna

La prima parte della pubblicazione racconta la storia della famiglia Malvezzi, una delle più antiche del patriziato bolognese

Dopo 4 anni di “copertura” delle facciate e lunghi lavori di restauro, a marzo di quest’anno uno dei palazzi più belli di Bologna era stato restituito alla città e ora esce in libreria il volume “Palazzo Malvezzi de’ Medici a Bologna. Una storia da rivivere”, grazie anche a una ricca documentazione fotografica e scientifica raccolta durante i lavori e alla riproposizione di alcuni degli scritti più significativi prodotti in passato su questo edificio.
L’opera intende ripercorrere e far conoscere gli aspetti storici e architettonici di palazzo Malvezzi de’ Medici fino al resoconto degli ultimi importanti lavori di restauro conservativo delle facciate. Il volume fa rivivere le vicende del Palazzo, da secoli al centro della vita politica bolognese, legato alla nobile famiglia dei Malvezzi (a cui si deve la costruzione nel 1560), alla Provincia di Bologna (che lo acquistò negli anni Trenta del ‘900) e oggi alla Città metropolitana, alla quale compete l’importante compito di mantenimento, monitoraggio e conservazione di tale patrimonio.
“Palazzo Malvezzi de’ Medici a Bologna”, edito dalla Bononia University Press, curato dalla Città metropolitana e realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in 128 pagine ricche di immagini inedite, raccoglie gli studi dedicati al palazzo e alla collezione d’arte che vi si conserva e racconta gli ultimi lavori di restauro.
Conoscere, tutelare e conservare sono i valori che compongono il filo rosso lungo il quale si sviluppano gli interventi raccolti nel volume, e sono anche i principi che hanno guidato l’Amministrazione provinciale e poi la Città metropolitana nella responsabilità e nel privilegio di “vivere” a palazzo Malvezzi e di curarne la collezione d’arte.

La prima parte della pubblicazione racconta la storia della famiglia Malvezzi, una delle più antiche del patriziato bolognese, i cui discendenti sono stati esponenti di primo piano della vita politica cittadina. Si è scelto di riproporre i saggi di Giancarlo Roversi ed Elena Gottarelli che furono realizzati per il volume “Palazzo Malvezzi tra storia arte e politica” perché ancora attuali, rigorosi nella ricerca e nell’analisi delle vicende che raccontano lo svolgersi della vita della nobile famiglia bolognese, la nascita del palazzo e l’importante opera di ammodernamento che Giovanni Malvezzi de’ Medici compì a metà del XIX secolo e che si può ancora ammirare.

Un capitolo del volume è dedicato alla genesi della raccolta d’arte dell’Ente: la parte più corposa della collezione è stata ereditata da importanti istituzioni cittadine come l’Ospedale dei Bastardini, altre opere sono state acquistate direttamente dalla Provincia di Bologna. Nel saggio, che ricostruisce le vicende delle tele esposte nelle sale del palazzo, si possono ammirare due disegni realizzati in occasione di una festa nel 1882: restituiscono l’idea delle decorazioni che arricchivano l’attuale sala Consiglio e l’eleganza dello scalone progettato da Ferdinando Bibiena. Dallo studio emerge anche l’impegno della Provincia di Bologna nella raccolta e valorizzazione dei ritratti di importanti uomini politici bolognesi, che tanto hanno dato alla città e al territorio nella loro attività politica, svolta fra i banchi del Consiglio provinciale.

La seconda sezione è dedicata al resoconto dettagliato delle operazioni di restauro dell’edificio e delle analisi tecniche a esso connesse: l’analisi del materiale lapideo; gli strumenti per il monitoraggio dello stato di salute dell’edificio; le modalità di restauro e manutenzione e un approfondimento dedicato al trattamento dei mascheroni ornamentali in arenaria che caratterizzano l’edificio.