Ieri mattina la redazione di Aggiornamenti Sociali e alcuni tra i suoi collaboratori più stretti sono stati ricevuti in udienza da papa Francesco, in occasione del 70° anniversario dell’inizio delle pubblicazioni (gennaio 1950).

All’incontro – che si è svolto nella Sala del Concistoro – hanno partecipato i membri della redazione di Milano (gesuiti e laici) e di Palermo, alcuni accompagnati dai familiari, e coloro che partecipano al comitato scientifico, ai gruppi di studio e di riflessione: docenti, ricercatori, professionisti, ecc.

Erano presenti anche padre Bartolomeo Sorge, direttore emerito, e il Provinciale dei gesuiti italiani, padre Gianfranco Matarazzo. Dopo un saluto e un ringraziamento da parte del Direttore responsabile, padre Giacomo Costa, papa Francesco ha pronunciato un discorso a braccio, rimandando nel contempo al discorso ufficiale che aveva preparato.

Dopo avere ringraziato i presenti, in particolare i padri Costa e Sorge, papa Francesco si è soffermato sul concetto di ascolto: “Mai si può dare un orientamento, una strada, un suggerimento senza l’ascolto. L’ascolto è proprio l’atteggiamento fondamentale di ogni persona che vuole fare qualcosa per gli altri. Ascoltare le situazioni, ascoltare i problemi, apertamente, senza pregiudizi. (…) L’ascolto dev’essere il primo passo, ma bisogna farlo con la mente e il cuore aperti, senza pregiudizi. Il mondo dei pregiudizi, delle ‘scuole di pensiero’, delle posizioni prese fa tanto male…”.

Il secondo passo, ha proseguito il Papa, è dialogare, provare a dare una risposta. “La risposta di un cristiano qual è? Fare un dialogo con quella realtà partendo dai valori del Vangelo, dalle cose che Gesù ci ha insegnato, senza imporle dogmaticamente, ma con il dialogo e il discernimento (…). Ma se voi partite da preconcetti o posizioni precostituite, da pre-decisioni dogmatiche, mai, mai arriverete a dare un messaggio. Il messaggio deve venire dal Signore, tramite noi. Siamo cristiani e il Signore ci parla con la realtà, nella preghiera e con il discernimento”.

“Oggi – ha concluso il Pontefice rivolgendosi alla redazione e ai collaboratori di Aggiornamenti Sociali – non ci sono ‘autostrade’ per l’evangelizzazione, non ce ne sono. Soltanto sentieri umili, umili, che ci porteranno avanti. Io vorrei incoraggiarvi su questo. E forse qualcuno dirà: “Ma, padre, i problemi sono tanti e abbiamo paura di scivolare e sbagliare e cadere”. Ma, grazie a Dio! Se tu cadi, ringrazia Dio perché avrai la possibilità di alzarti e andare avanti e di tornare a camminare… Ma uno che non si muove per paura di cadere o scivolare o sbagliare, mai, mai sarà fecondo nella vita. Andate avanti, coraggiosamente”.

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