La paralisi nel sonno, detta anche paralisi ipnagogica, è un disturbo del sonno in cui, nel momento prima di addormentarsi o, più spesso, al risveglio, ci si trova impossibilitati a muoversi. Questo disturbo dura molto poco, di solito al massimo 2 minuti dal risveglio o pochi secondi prima di addormentarsi ma mai per un tempo oggettivamente lungo sebbene, la percezione di chi ne fa esperienza, può fornire l’impressione di una durata notevolmente maggiore.

Questo stato di paralisi è dovuto alla persistenza dello stato di atonia che i muscoli presentano durante il sonno ed è causato da una discordanza tra la mente e il corpo: il cervello è attivo e cosciente, e il soggetto riesce spesso a vedere e sentire chiaramente ciò che lo circonda. Nonostante ciò il corpo permane in uno stato di riposo. Ciò solitamente incute terrore e angoscia nell’individuo affetto dal disturbo. Le cause più comuni sono: mancanza di riposo, stress e ritmi di sonno irregolari.

Dal punto di vista fisiologico, la paralisi, che interessa tutti i muscoli del corpo, è causata dall’aumento dell’attività gabaergica nella formazione reticolare pontina, che inibisce le cellule dei nuclei della colonna dorsale riducendo la risposta a stimoli sensoriali somatici, inibendo così i motoneuroni inferiori (colinergici) impedendoci di attuare i movimenti che compiamo in sogno e, nonostante la persona in cui il disturbo si manifesta sia del tutto cosciente, riesce a compiere pochissimi movimenti, in certi casi solo il movimento degli occhi, della lingua o alcuni lievissimi movimenti degli arti; comunque durante le paralisi a volte si verificano problemi respiratori.