Parte un nuovo piano europeo per il rafforzamento dell’Intelligenza artificiale

I settori di interesse prioritario saranno: assistenza sanitaria, trasporti e mobilità, sicurezza ed energia

Il programma propone azioni congiunte per una cooperazione più stretta e più efficiente tra gli Stati membri, la Norvegia, la Svizzera. Gli ambiti chiave sono quattro e riguardano: l’aumento degli investimenti, l’accessibilità ad un maggior numero di dati, la promozione del talento e la salvaguardia della fiducia. A tal fine è tuttavia necessario un maggiore coordinamento affinchè l’Europa possa diventare leader mondiale nello sviluppo e nella diffusione di soluzioni di IA all’avanguardia, etiche e sicure. Nel corso degli ultimi sei mesi, rappresentanti degli Stati membri, della Norvegia, della Svizzera e della Commissione si sono riuniti per individuare sinergie e azioni congiunte che saranno riesaminate e aggiornate con cadenza annuale. Sono stati individuati settori prioritari di interesse pubblico, quali l’assistenza sanitaria, i trasporti e la mobilità, la sicurezza e l’energia, concordando le diverse azioni da mettere in campo.

In linea con la strategia in materia di Intelligenza artificiale (IA) presentata in aprile, il piano prevede un maggiore coordinamento degli investimenti, che implementerà le diverse sinergie, nonché (da oggi alla fine del 2020) almeno 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell’innovazione nel campo dell’IA ed oltre 20 miliardi di euro l’anno da investimenti pubblici e privati nel decennio successivo. A integrazione degli investimenti nazionali la Commissione investirà 1,5 miliardi di euro entro il 2020, ossia il 70 % in più rispetto al periodo 2014-2017. Per il prossimo bilancio dell’Ue a lungo termine (2021-2027) Bruxelles ha, inoltre, proposto di investire almeno 7 miliardi di euro nell’ambito di Orizzonte Europa e del programma Europa digitale. Entro la metà del 2019, i diversi Stati membri dovranno disporre piani con la definizione delle relative misure di attuazione. Sarà poi istituito un nuovo partenariato per la ricerca e l’innovazione nel campo dell’IA allo scopo di promuovere la collaborazione tra il mondo accademico e l’industria in Europa e di definire un’agenda strategica di ricerca comune per l’intelligenza artificiale. La Commissione sosterrà le start-up e gli innovatori nel campo dell’IA e della tecnologia blockchain nelle prime fasi di sviluppo, nonché le imprese in fase di espansione; sviluppo e connessione di centri all’avanguardia per l’IA. Saranno quindi sviluppati e connessi centri di eccellenza europei per l’intelligenza artificiale, costituiti impianti di prova di rilevanza mondiale per settori come la mobilità connessa e sarà incentivata la diffusione dell’IA in tutta l’economia attraverso i poli dell’innovazione digitale (previsti 66 milioni di euro per quelli dedicati alla robotica). Verrà infine lanciata un’iniziativa pilota del Consiglio europeo per l’innovazione a supporto delle tecnologie di IA della prossima generazione.

A tale riguardo il vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip, ha dichiarato: “Sono lieto di constatare che i Paesi europei hanno fatto importanti progressi. Abbiamo deciso di collaborare per mettere in comune i dati in settori come l’assistenza sanitaria per migliorare la diagnosi e la cura del cancro. Coordineremo gli investimenti: il nostro obiettivo è raggiungere almeno 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati entro la fine del 2020. E’ essenziale per la crescita e l’occupazione. L’IA è fondamentale per il nostro futuro e non può essere considerata un optional”.

E la commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, Mariya Gabriel, ha aggiunto: “Come l’energia elettrica in passato, l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo. Insieme agli Stati membri aumenteremo gli investimenti per diffondere le soluzioni di IA in tutti i comparti economici, promuovere le competenze avanzate e massimizzare la disponibilità dei dati. Il piano d’azione coordinato consentirà all’Europa di beneficiare dei vantaggi offerti dall’IA a cittadini e imprese e di competere a livello mondiale, salvaguardando nel contempo la fiducia e il rispetto dei valori etici”.