Come sempre, lo si mette fuori porta, credendolo ormai finito e, miracolosamente, si riaffaccia vincitore. Berlusconi ha dimostrato ancora una volta di sapersela cavare come nessun altro mai. Ha fatto votare il provvedimento governativo anche a Lega e Fratelli d’Italia. Perché, non c’è alcun dubbio, che il merito di tutto ciò va riconosciuto al vecchio marpione di Arcore.

Lo scostamento di bilancio è passato. Da questo punto di vista il Governo ha superato lo scoglio più complicato e adesso, non resta che affrontare al meglio le difficili condizioni del corona virus.
Ci saranno ancora parecchi problemi, ma quello ad urto maggiore è stato liquidato.

Il Governo vive comunque sempre momenti di tensione. Non può non essere diversamente. Le difficoltà mettono sempre a nudo le carenze che i tempi vantaggiosi, per solito nascondono.

Resta in primo piano il problema del cosiddetto Mes. 36 miliardi offerti dalla comunità europea, da impiegare nel comparto sanitario. Come più volte ho scritto, cifra ragguardevole e fonte di possibilità altrimenti negata. Ho preso subito partito a vantaggio dell’acquisizione.

La nostra sanità ha mostrato il fianco, con fragilità anche nelle regioni che pensavamo essere ben equipaggiate. Quindi, l’impiego di quel denaro potrebbe essere un’ottima soluzione a questi problemi.

Nel Governo a mettersi di traverso, come si sa, sono i 5Stelle. Questi, infatti, hanno dalla loro un considerevole vantaggio: nessuno degli Stati europei, ad oggi, ha impiegato quella opportunità. Non è un aspetto secondario. Se solo uno, prima di noi, ne facesse uso, i 5Stelle sarebbero costretti a cedere. Stando invece, così le cose, i grillini potrebbero sempre indicare in quelle mancanze, il sintomo di qualcosa che non torna.

Sotto questo profilo, pertanto, la partita è ancora aperta, ma particolarmente incerta. Ci saranno ancora schermaglie, ma non si sa che destino avrà.
L’importante è che si utilizzi quanto meno al meglio l’altro capitolo del finanziamento europeo. Quello consistente. Quello di 209 miliardi. Gran parte del nostro futuro economico dipenderà dalla bravura con la quale si utilizzeranno quella massa ingente di capitali. Da qui ai prossimi 5/6 anni.

Temo sempre, come il tempo ha più volte dimostrato, che il nostro Paese non utilizzi per intero quella benedetta fonte. Spero di essere smentito.