Patto globale per una migrazione sicura

Due giorni fa a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, l’Ue ha ribadito il proprio sostegno al patto globale per una migrazione sicura e alle linee guida tracciate dall’Onu

Due giorni fa a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, l’Ue ha ribadito il proprio sostegno al patto globale per una migrazione sicura e alle linee guida tracciate dall’Onu. Il patto sarà adottato alla conferenza intergovernativa in programma il prossimo 10 e 11 dicembre a Marrakech, in Marocco. E’ atteso un impegno corale per affrontare le questioni attuali e preparare il mondo alle sfide future. Parlando a nome dell’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, nonchè vicepresidente della Commissione, il commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides, ha dichiarato: “In un mondo globalizzato, la mobilità delle persone può essere gestita con efficacia solo dalla comunità internazionale operante di concerto. Si tratta di un fenomeno globale che richiede soluzioni globali. Nessun Paese può farcela da solo, ma insieme possiamo predisporre un meccanismo di gestione della mobilità umano, dignitoso e sicuro. Per questi motivi la Commissione europea sostiene appieno i patti mondiali e si impegnerà attivamente per la loro attuazione”.

Diversi gli obiettivi che impegnano la comunità internazionale a guidare il piano di azione. Tra questi ricordiamo: la volontà di raccogliere e utilizzare dati affidabili, precisi e disaggregati; ridurre al minimo i fattori strutturali che costringono i migranti a lasciare il proprio Paese; fornire informazioni puntuali e tempestive in tutte le fasi del percorso migratorio; assicurare a tutti migranti un documento legale di identità; potenziare la disponibilità di vie regolari di migrazione; favorire le assunzioni con equità ed assicurare lavoro dignitoso; affrontare e ridurre le vulnerabilità nelle migrazioni; salvare le vite e coordinare gli sforzi sui migranti dispersi; rafforzare la risposta transnazionale contro i traffico di migranti; prevenire e combattere la tratta; gestire le frontiere in modo coordinato, sicuro, integrato; potenziare la certezza e prevedibilità delle procedure per l’esame e la valutazione dello status; fornire ai migranti l’accesso ai servizi di base; responsabilizzare i migranti e le società ai fini dell’inclusione e della coesione sociale; eliminare ogni forma di discriminazione e promuovere un discorso pubblico basato su dati e fatti reali ai fini della corretta percezione. L’Unione europea e gli Stati membri hanno partecipato fin dall’inizio al dibattito sul patto mondiale sulla migrazione, riuscendo a trasferire gli obiettivi europei nel relativo testo. L’auspicio è ora quello che l’accordo possa effettivamente migliorare i diversi aspetti della cooperazione internazionale per ottimizzare ogni sforzo.