Pubblichiamo la sintesi dell’intervento che ieri ha svolto il segretario politico dell’Unione per il Trentino (UPT) all’assemblea (Roma, Palazzo della Cooperazione) dei gruppi aderenti al “Documento Zamagni”.


Desidero portare il saluto a questa assemblea per dire subito che come segretario politico dell’Unione per il Trentino ho sottoscritto convintamente e istantaneamente il Manifesto Zamagni.

Sottolineo l’importanza di questo Manifesto soprattutto per il richiamo alla Comunità coesa e solidale, concetto a noi caro ma oggi aggredito da una politica delle Destre divisiva e individualista.

Dopo aver governato per vent’anni il Trentino il nostro partito ha attraversato di recente una forte crisi dovuta da un lato a personalismi e dall’ altro lato a una certa ambiguità nella linea politica con tensioni inaccettabili verso destra.

Abbiamo pagato a caro prezzo questa crisi ma nel nostro congresso dello scorso 15 giugno è stata confermata unanimemente una linea politica netta e chiara caratterizzata soprattutto da una barriera invalicabile verso destra.

Lo stesso congresso ha avviato un percorso rigenerativo del partito con lo scopo di riunire tutte le forze popolari, siano esse organizzate o meno, in una nuova casa dei popolari trentini.

L’unione per il Trentino è portatrice legittima della tradizione politica e culturale del popolarismo trentino che trova in Degasperi la sua ispirazione.

Se a livello locale stiamo lavorando per la costruzione della nuova casa dei popolari, a livello nazionale siamo disponibili a partecipare, anche eventualmente a livello federativo, alla costituzione del nuovo soggetto politica di ispirazione cristiana e popolare.

Siamo fiduciosi. C’è moltissima gente che in silenzio e senza fare chiasso aspetta. Aspetta un segnale, un progetto politico serio basato su basi valoriali solide come quelle del popolarismo declinabili in proposte concrete come risposta alle loro istanze.

Noi ci siamo.