#ReteBianca: una Rete di Idee

Oggi alle ore 16.00 presso il Piccolo Auditorium Aldo Moro (via di
Campo Marzio, 24) si terrà un incontro organizzativo della Rete Bianca. Relatore
principale è Giuseppe Sangiorgi, giornalista e scrittore, direttore del web magazine
“Il Domani d’Italia”.
Sarà analizzata la situazione socio-politica generale, con una politica che
strumentalizza e si intromette nelle scelte che attengono alle libertà personali dei
cittadini, che abbandona senza scrupoli il ruolo regolatore che gli è proprio,
soprattutto nella gestione di un fenomeno complesso come quello migratorio.
Una politica che nega la possibilità di una prima assistenza ai migranti, chiude i porti,
scheda i rom, autorizza le ronde, mettendo in un cassetto la dignità delle persone. Una
dignità che sembra essere sempre più relativa, cioè legata al ceto sociale e alla
provenienza geografica.
I processi socio-politici in corso sembrano fatti apposta per chiudere la partita con il
sistema della democrazia rappresentativa: la neutralizzazione delle opposizioni,
l’attacco ai media, essendo evidente il desiderio di proporre una “versione dei fatti”
accomodante e alternativa, il disprezzo profondo per le regole del gioco, la volontà di
battere i pugni sul tavolo a Bruxelles nel nome del sovranismo, le ripetute violazioni
della Costituzione (anche sul tema dei diritti acquisiti) e l’intento di sottomettere ciò
che resta delle parti sociali.
Il filosofo Soren Kierkegaard scrisse, verso la metà dell’Ottocento, nei suoi
Diari:«La nave è ormai in mano al cuoco di bordo e le parole che trasmette il
megafono del comandante non riguardano più la rotta, ma il menù del giorno dopo».
Una perfetta metafora della situazione attuale. Il governo giallo-verde sta facendo
proprio questo: annuncia il menù del giorno dopo, cerca di creare consenso
appagando le pance e dispensando le mance, e se ne infischia della “rotta”, cioè
dell’interesse generale.
Risultato: la nave sta affondando, ma nessuno vuole più smettere di mangiare. In
questo senso, il silenzio calato sulla vicenda dello stadio della Roma è emblematico,
come un recente articolo ha ben spiegato sul “Domani d’Italia”. E questo è un segno
tangibile di povertà morale da cui occorre ripartire con la Rete Bianca: una rete di
Idee.