Articolo già apparso sulle pagine del giornale Nuova Irpinia

«Restituire poteri ai sindaci, offrendo loro risorse per dare risposte alle comunità, espropriate nel tempo di diritti e rappresentanza». Ciriaco De Mita ha indicato nella lezione di don Sturzo la premessa per riprendere il tema della riforme in Parlamento. Affrontando il tema dei continui tagli alle risorse degli enti locali, il Presidente dell’Area Pilota dell’Alta Irpinia è stato tra i protagonisti a Telese dell’ottava edizione del Piccolo festival della Politica. De Mita è intervenuto al panel moderato da Francesca Martelli di Open – La7, che ha messo a confronto le esperienze politiche e amministrative di generazioni diverse. Con il Presidente De Mita si sono confrontati giovani sindaci e deputati quali Diego Giusti, Josi Della Ragione, Angela Raffa, Mino Mortaruolo. Ciriaco De Mita si è soffermato sulla centralità della comunità nel rapporto tra la politica e il cittadino.

«TOLTI I POTERI AI SINDACI, PENALIZZATE LE COMUNITÀ LOCALI».

Progressivamente emarginata dal processo di selezione della classe parlamentare, allontanata dalla formazione dei governi, ora la comunità locale viene penalizzata anche dal taglio sistematico delle risorse alle amministrazioni sui territori. Ricordando che è la «prima istituzione democratica della vita», la comunità ora è rimasta un riferimento solo nel pagamento delle imposte, che in misura crescente finiscono per essere centralizzate, mentre al territorio resta sempre meno in termini di risorse da impiegare in servizi e investimenti, ha spiegato nella sostanza. Per questo ha evocato la necessità di una ‘rivoluzione’ su questo punto per ridare i poteri ai sindaci. Per De Mita le riforme in Parlamento dovrebbero mirare a ridare risorse ai Comuni per amministrare, favorendo in particolare gli enti locali piccoli. Una visione che si infrange di fronte ad una considerazione pessimistica dell’ex Premier. «La mancanza di pensiero è il difetto enorme della politica», ha osservato, criticando i movimenti perché duplicano su questo punto l’inefficienza dei partiti. Senza una analisi non c’è soluzione reale al problema, ha spiegato De Mita, che ha garbatamente contestato la politica degli slogan, delle formule prive di contenuti. Rivendicando il proprio democristiano retaggio politico, De Mita ha evocato la lezione di don Sturzo, per il quale la politica partiva dagli enti locali, considerando la libertà di azione del sindaco come la premessa alla soluzione dei problemi. Dare potere ai sindaci rappresenta nella sua analisi l’inizio della soluzione. La posizione espressa da Ciriaco De Mita si è sovrapposta perfettamente al tema dell’intera tre giorni di dibattiti, incentrata sulla politica che sfugge i problemi: «La polvere sotto il tappeto – palingenesi senza catarsi», l’eloquente titolo del Festival. I tanti ospiti intervenuti si sono confrontati sul «fenomeno diffuso del rapido rigenerarsi di partiti e movimenti politici in assenza di analisi critica ed autocritica». Appunto, politica senza pensiero, soluzioni annunciate senza analisi e approfondimento.