I cambiamenti climatici sono evidenti ormai a tutti, e anche Roma risente pesantemente di queste condizioni meteo molto strane. Il 15 aprile sono stati spenti gli impianti di riscaldamento nelle abitazioni private, sembrava ancora inverno. Ci si dimentica spesso, ma è previsto dalle norme, che in presenza di abbassamento delle temperature sul territorio comunale, rispetto alle medie stagionali, il Sindaco può firmare un’ordinanza per il prolungamento del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento.

In alcuni comuni dell’Area Metropolitana di Roma, i sindaci hanno utilizzato l’ordinanza sindacale per l’accensione degli impianti di riscaldamento in questa situazione anomala, le sollecitazioni non sono mancate, nel comune di Roma, perché la sindaca Raggi non ha provveduto? Le condizioni ci sono tutte per firmare il provvedimento! Che interessa soprattutto bambini, anziani e malati!

Eppure c’è il limite di 6 ore nella riaccensione e non  12 ore, e  per legge negli alloggi ci sono le valvole termostatiche per i termosifoni, e gli amministratori di condominio senza ordinanza non possono autorizzare l’accensione delle caldaie.

Cosa ci vuole per far predisporre un’ordinanza sindacale dell’Amministrazione Capitolina per il prolungamento del riscaldamento fino a fine aprile? Nei giorni scorsi la grandine caduta a Roma, sembrava neve! Stare dalla parte dei cittadini e tutelarli, non può essere solo uno slogan, quando le esigenze sono ignorate.