Dopo le parole del Presidente Mattarella, l’elettroencefalogramma piatto della politica italiana ha avuto un sussulto e ha registrato un picco di attività. Ed ha prodotto una elaborazione dell’intervento del Presidente, ma al ribasso, il picco di attività d’altronde era solo una piccola gobba.

E così gli “scilipoti” i “de gregorio” del momento, hanno assunto una caratura patriottica, coloro che hanno a cuore il Paese. Ieri sera, a otto e mezzo, hanno fatto impressione le acrobazie discorsive di Boccia per non dire che il governo stava legittimando il “mercato dei bovini”. E chissà quanto dovranno concedere a questi “patrioti”, d’altronde 2 anni di stipendio e poltrone valgono pur qualcosa. La politica sta compiendo forse l’ultima acrobazia etica e morale, è assoggettata agli artigli del potere. Lo stesso D’Alema, con la sua uscita del più popolare e meno popolare, ha esaurito la vena politica dei suoi ragionamenti anche sarcastici che erano la sua cifra.

Poi c’è il PD. Dice bene Merlo, è il partito che sembrava avesse più classe dirigente preparata dell’intero consesso parlamentare. Ma ormai la “massa grigia” sembra tremolante gelatina priva di connessioni neuronali. Sembra non avere cognizione di cosa è e di cosa ci sta a fare in quell’ emiciclo, che non è un’arena per esercizi di presenza, ma il Parlamento, luogo da cui il popolo si aspetta di essere aiutato a vivere risolvendo difficoltà che la vita ti presenta.

Si dice che la speranza è l’ultima a morire, speriamo non sia già in coma e non ce ne siamo accorti.