Tra gli argomenti che faranno irruzione nella politica italiana dopo lo tsunami che ci ha investito ci sarà sicuramente una rivisitazione del rapporto tra il centro e la periferia. O meglio, tra i poteri locali e il potere nazionale. Tra le Regioni e i Comuni da un lato e lo Stato centrale dall’altro.

E, accanto al nuovo rapporto tra poteri locali e potere centrale, drammaticamente emerso con questa dura ed inedita emergenza sanitaria, ci sarà il tema della nuova classe dirigente politica. Ma questo e’ un argomento che maturerà a suo tempo. Il tema, però, di un rinnovato protagonismo politico ed istituzionale degli amministratori locali da un lato e di una rivisitazione profonda del rapporto tra Stato ed enti locali dall’altro è destinato a cambiare profondamente la stessa politica italiana. Registriamo, infatti, che già oggi – in piena emergenza nazionale – fioccano documenti trasversali che possono mutare profondamente gli stessi equilibri politici attualmente in campo.

Perchè è proprio su questo versante che si sperimentano incroci politici, domande di cambiamento, istanze da condividere e poteri da ridiscutere che forse sino a poco tempo fa era semplicemente impensabile affrontare.

Ed è proprio di fronte ad uno scenario in rapida evoluzione come questo che una cultura politica come quella che affonda le sue radici nel popolarismo di ispirazione sturziana non può e non deve estraniarsi o, peggio ancora, giocare al ribasso. Soprattutto penso a tutti quei sindaci e amministratori locali che si riconoscono in questa cultura e in questo filone a prescindere dagli attuali attori politici in campo. Lo dico perchè è proprio partendo da un capitolo concreto come quello del governo del territorio e dei rapporti con i poteri superiori che si gioca un passaggio decisivo della nostra democrazia e, soprattutto, degli stessi rapporti politici.

Noi Sindaci e amministratori locali popolari e cattolici democratici saremo, su questo versante, in prima linea. A prescindere dai partiti e dagli schieramenti politici attualmente in campo.