Spesi quasi 2 milioni di euro dei 4,2 messi a disposizione dal Viminale per i 100 comuni costieri beneficiari dell’operazione Spiagge sicure 2019.

E’ la fotografia scattata al 30 giugno dal primo report che evidenzia come la parte del leone l’hanno fatta le campagne informative contro le truffe e la contraffazione (1 milione di euro). A seguire, l’acquisto di mezzi (oltre 191) per quasi 440 mila euro e le spese relative al personale assunto a tempo determinato: ben 205 persone. Sono state 1.821 le ore di straordinario effettuate dalle polizie locali per rafforzare i servizi di controllo.

Sul fronte della prevenzione e del contrasto all’abusivismo commerciale sono stati sequestrati 34.500 oggetti per un valore di oltre 175mila euro, 336 gli illeciti amministrativi e penali contestati.

«Vicinanza ai sindaci e lotta all’illegalità: siamo soddisfatti dei primi risultati di Spiagge Sicure, iniziativa che abbiamo inaugurato l’anno scorso con risultati eccellenti» ha dichiarato il ministro Salvini. «Per la prima volta, il ministero dell’Interno ha dato dei finanziamenti diretti agli enti locali. Un aiuto concreto che contribuisce anche a difendere i commercianti e i piccoli imprenditori dalla concorrenza sleale».

I comuni costieri per l’edizione 2019 (27 dei quali al Nord, 26 al Centro e 47 al Sud e nelle Isole) sono stati individuati sulla base del dato fornito da Istat relativo alle presenze nel 2017 di turisti nelle strutture ricettive: sono rientrati i primi cento per numero di presenze, non capoluogo di provincia, con popolazione non superiore a 50mila abitanti e che non hanno già beneficiato di contributi del Viminale per iniziative analoghe.

Il progetto si chiuderà il prossimo 15 settembre.

Il progetto

Nel 2019 e nel 2020 una quota pari al 14% delle risorse del Fondo per la sicurezza urbana è stata destinata ai comuni litoranei per finanziare iniziative, nella stagione estiva, di prevenzione e contrasto all’abusivismo commerciale e alla vendita di prodotti contraffatti.

Nel 2019 il finanziamento è stato di 4,2 milioni di euro, da ripartire in 100 comuni.

Una circolare del capo di Gabinetto ha indicato gli enti potenzialmente destinatari della sovvenzione, tenendo conto delle presenze negli esercizi ricettivi secondo i dati Istat, rispettivamente nel 2017 e nel 2018. Non hanno avuto accesso alle risorse quei comuni che hanno già usufruito di contributi per iniziative analoghe promosse dal ministero dell’Interno o altre iniziative previste nello stesso decreto.

Il Fondo per la sicurezza urbana è stato istituito dall’art. 35-quater del decreto-legge 4 ottobre 2018, n.113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n.132. Gabinetto del Ministro 2 Modulario Interno – 5 Mod. 5 G. I criteri di ripartizione sono stabiliti dall’articolo 1, comma 1, lett. c del decreto del ministro dell’Interno, adottato di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze in data 18 dicembre 2018.