Sul Green Pass serve chiarezza

Non mancano, come sempre, le contraddizioni. Illudersi che la lotta anti pandemia passi per l’approntamento di “atti a metà”, più morali che giuridici, reca solo danno alla comunità. Se i cittadini devono essere responsabili, anche le autorità, ben più pesantemente, lo devono essere.

 

Danilo Campanella

 

Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio su “l’invito a non vaccinarsi è un invito a morire” rendono necessaria una posizione chiara attorno all’obbligo di vaccinazione contro il virus influenzale Covid-19. O sì o no. Non è più possibile percorrere il crinale dell’obbligo morale e non giuridico. Ma se il governo pone allo Stato ogni obbligo, si assuma anche ogni responsabilità sulle conseguenze, anche negative, anche rare, che seguiranno a questo obbligo.

 

Che vi siano “effetti collaterali” sulla reazione dell’organismo umano a uno dei sieri creati dalle case farmaceutiche pare essere fuor di dubbio; ma come è stato molto ben detto gli effetti collaterali ci sono sempre e per ogni vaccino, anche per quelli anti influenzali che sono stati prodotti negli anni addietro, contro quei virus influenzali stagionali che portarono “milioni di italiani a letto con l’influenza”, come si legge nei quotidiani stampati ogni anno prima del 2019. Allora, forse, eravamo troppo distratti per capirlo, o forse inconsapevoli.

 

Il governo italiano ha ora il dovere di prendere una decisione sola, univoca, sul vaccino, anziché imporre passaporti verdi a macchia di leopardo, che a nulla aiutano se non ad una inesorabile confusione generale. Il green pass può essere uno strumento temporaneo efficace per promuovere l’azione di quegli indecisi, fra le classi di età più avanzate, ad approfittare del vaccino. Non può tuttavia essere uno strumento definitivo e universale per sottomettere milioni di persone al filtro della temperatura corporea, non oltre i 37,6° per accedere agli spazi chiusi, per mezzo di migliaia di vigilantes che, rilevando la temperatura, sulla mano (polso) o sulla fronte, ci dicono se possiamo passare oppure no.

 

Ci dica, il nostro governo, se, e quanti obblighi, e diritti, avremo con il green pass, il quale potrebbe, o dovrebbe, garantire il transito, l’accesso ai negozi, l’usufruire di beni e servizi: in definitiva, se potremo ancora comprare, o vendere. Decida il governo se intende obbligare tutti, grandi e piccoli, ricchi e poveri, liberi professionisti e lavoratori, a sottostare a questo marchio di governo. Ma decida in fretta, assumendosi le responsabilità del caso, quanto i cittadini se ne assumeranno il rischio e l’onere.