A proposito della affermazioni di Castagnetti sulla preferenza di Berlinguer nel 1976 per il governo a guida Moro anziché Andreotti va ricordato che non si tratta proprio della stessa cosa e situazione.

Andreotti aveva guidato il governo Dc PLI nel 1972 dunque ben 4 anni prima. In questa fase c’erano stati altri governi Rumor e Moro La Malfa, sulla base del deliberato del congresso del Palazzo dei Congressi mosso dall’accordo di Palazzo Giustiniani che vide la contrapposizione forte tra Fanfani e Andreotti. (C’ero).

Nel 1976 Moro fu certamente il negoziatore del governo della non sfiducia, con la ufficializzazione delle delegazioni Dc PCI nella sala del Direttivo Dc, ma l’intesa su Andreotti fu determinata dalla esigenza di salvaguardare in primo luogo la unità della Dc che era la stella polare di Moro e che ritroviamo nel testamento politico del discorso ai gruppi parlamentari della Dc del 28 febbraio 1978. (C’ero).

Andreotti nelle elezioni del 20 giugno 1976 ebbe uno straordinario successo elettorale chiudendo la campagna elettorale a Piazza del Popolo con la presenza attiva di Comunione e Liberazione e quella di Umberto Agnelli, candidato nel collegio di Roma due Prati, mischiato nella folla con Luca di Montezemolo
e non sul palco come fu invitato a salire. (C’ero).

Conte non può essere paragonato a Moro. Non viene da nessun passaggio elettorale. I paragoni sono improponibili. Andreotti nel 1976 realizzò il governo della non sfiducia. Se i 5 stelle difendono la posizione di Moro della continuità realizzino la non sfiducia con un monocolore 5s e il sostegno parlamentare esterno del PD. Vediamo sei due partiti sono in grado di farlo nome dei propri principi.