“Come Sindaci in questi mesi difficili abbiamo sempre sostenuto che le regole sono uguali per tutti, su tutto il territorio nazionale e che, soprattutto, sono efficaci per tutti. Oggi, misteriosamente, assistiamo ad uno strano balletto dove ogni primo cittadino va in ordine sparso. 

Certo, la situazione del contagio è diversa tra le varie regioni ma non è tollerabile che avviando una ‘guerra turistica’ sul territorio nazionale si pensi di risolvere i problemi sul tappeto. Penso alla Sardegna che ha lanciato alcuni giorni fa la politica del ‘Covid free’, lanciando un messaggio pubblicitario che mette francamente in difficoltà le altre regioni. 

Perchè, quindi, un italiano o un turista straniero dovrebbero scegliere una vacanza in Piemonte o in Lombardia se questi cittadini non sono ben graditi ovunque nel territorio nazionale? 

E non si parla solo di regolamenti scritti ma anche di molti gestori che cercano di evitare turisti provenienti dalle zone più colpite. Credo, francamente, sia arrivato il momento di superare l’idea di ‘zona rossa’ e di ridisegnare un’Italia che declini – pur sempre nel rigoroso rispetto delle regole stipulate dagli organismi preposti – un modello unico di turismo per i suoi cittadini e che eviti, soprattutto, divisioni che sarebbero nocive per tutti. 

È sempre più necessario realizzare insieme strategie condivise e integrate, anche innovative, che prevedano un serio rilancio dei viaggi su tutto il territorio nazionale. Cioè, in ultimo, una proposta unica e uguale per tutti”.