Ucraina, la guerra nucleare contro…la noia del fronte?

Ecco, uno scossone per vivacizzare lo scenario! La morte spera in una novità che superi la ripetitività a cui da sempre è condannata. Un test nucleare per far girare un po’ di adrenalina? D’altronde…siamo in guerra.

C’è in giro una certa aria dimessa, la guerra ha stancato. In Primavera il freddo andrà in letargo ed il sangue tornerà a scorrere nelle vene dei soldati. Se i protagonisti potessero parlare, la loro intima convinzione sul fatto di menare le mani appare però sempre più incline a farla finita. Putin ha fiutato l’aria: per riaccendere gli animi, non manca di alzare la voce per occupare i titoli dei giornali. Sull’altro fronte non si è da meno. A ottobre la Nato già dava l’allarme su possibili test nucleari russi ai confini dell’Ucraina. Per adesso non se ne è fatto nulla.

Per come stanno andando le cose, prima o poi finirà nel modo più banale possibile, un accordo che lascerà sul campo, contenti, scontenti ed un consistente numero di morti al quale non sarà possibile chiedere alcun parere. Poco da perdere, avrebbero tutti da dire la stessa cosa. Sembrerebbe inevitabile, contro l’incubo di uno scenario sempre uguale a se stesso, dare uno scossone che vivacizzi lo scenario per non far morire i sodati di noia, oltre che di pallottole. La morte spera in una novità che superi la ripetitività a cui da sempre è condannata. 

Al pari, anche i lettori di giornali che seguono gli aggiornamenti sempre più indifferentemente. C’è un pericolo sempre in agguato, una minaccia che è sempre lì, pronta a dire la sua. Un test nucleare per far girare un po’ di adrenalina in giro per il mondo.  Ci vorrebbe una bella testa per fare un test, così chiamato secoli fa in Francia un vaso usato dagli alchimisti per saggiare l’oro. Ora più ruvidamente si tratterebbe di far sentire al nemico una dose di legnate, di quelle buone a farlo piegare. 

Testis è in latino il testimone della strage che sarà. Per risolvere il contenzioso si deve avere il coraggio di andare nel cuore della faccenda senza timidezza, andare, intrepidi, dentro al nucleo dei fatti, assaggiare il sapore del gheriglio di sangue della guerra, aprire la noce, sventrarla per arrivarne al prezioso tesoro.

Testarda è l’idea di quelli che vogliono vincere a tutti i costi, disarmando le parole con il loro pericoloso potenziale. Testuggine è la formazione di fanteria che ancor oggi seduce la mente dei combattenti. Testicoli sono gli attributi richiesti per procedere nell’intento. L’incombenza di una bomba atomica è quel che ci vuole per scuotere gli animi dal torpore della abitudine. Poi ci si abituerà anche a questo, ma saranno in pochi a potersene lamentare se si passasse ai fatti. 

Già i Greci chiamavano atomo l’indivisibilità di una particella, senza sapere che gli uomini oggi, scomposti in popoli e in risse, hanno creduto di far saltare il banco con sopra i legami del cuore e della scienza. Atollo è un isolotto che ha fatto da prova. Ora si tratta di allargarsi per come conviene. Se la tattica è utile per ottenere un valido esito in una battaglia, la strategia è la macchinazione complessiva per vincere la guerra. Tatto, per la prima e per la seconda, ne è richiesto poco. Malgrado la noia sul tema, siamo in guerra.